Scegliere una meta per un viaggio significa spesso lasciarsi guidare dalle immagini più suggestive: skyline famosi, opere d’arte, panorami da cartolina. Tuttavia, una volta arrivati sul posto, l’esperienza reale viene influenzata anche da elementi molto più concreti, come lo stato delle strade, la gestione dei rifiuti e l’igiene degli spazi pubblici. È proprio questo aspetto, spesso sottovalutato nelle guide turistiche, ad avere un peso crescente nelle valutazioni dei viaggiatori di tutto il mondo. A confermarlo è una recente analisi condotta da Radical Storage, che ha passato in rassegna oltre 70 mila recensioni pubblicate da turisti negli ultimi dodici mesi, mettendo a confronto cento delle città più visitate del pianeta.
Città iconiche, giudizi impietosi
Dall’indagine emerge un quadro sorprendente: accanto a destinazioni considerate esempi virtuosi di ordine e igiene, figurano anche mete amatissime che i visitatori descrivono come inaspettatamente trascurate. Non si tratta di casi isolati, ma di un fenomeno diffuso che coinvolge alcuni dei centri turistici più famosi al mondo, Italia compresa.
Le città italiane più sporche
Tra le città che ricevono più segnalazioni negative per la pulizia, compaiono quattro destinazioni italiane di primo piano. Roma guida questa poco invidiabile classifica nazionale: il 35,7% delle recensioni che affrontano il tema del decoro parla esplicitamente di sporcizia. Un dato che colloca la Capitale immediatamente dietro Budapest nella graduatoria mondiale delle città percepite come più sporche. La percezione dei turisti si riflette anche nel giudizio dei residenti: nel 2023 Roma si è posizionata tra le ultime città europee per soddisfazione degli abitanti, con il 71% che si dichiara insoddisfatto e solo il 3% convinto che la qualità della vita sia migliorata negli ultimi cinque anni.
Firenze tra bellezza e difficoltà strutturali
Subito dopo Roma si colloca Firenze, dove il 29,6% delle recensioni legate alla pulizia esprime valutazioni negative. Il centro storico, con le sue strade medievali strette e l’afflusso costante di visitatori, rende particolarmente complessa la gestione quotidiana del decoro. La città, tuttavia, sta cercando di reagire, anche attraverso progetti sperimentali come l’introduzione di cestini intelligenti dotati di sistemi di intelligenza artificiale per migliorare la raccolta dei rifiuti.
Milano e Verona nella top 20 mondiale
Nella lista delle venti città giudicate più sporche a livello globale compaiono anche Milano e Verona. Il capoluogo lombardo registra il 26,8% di recensioni negative, un risultato che sorprende per una città moderna e internazionale.

Verona segue a breve distanza con il 26,2%. In entrambi i casi, il peso del turismo di massa e la frequentazione continua delle aree centrali sembrano incidere più delle dimensioni urbane o del livello di sviluppo.
Le città considerate più sporche al mondo
Guardando al panorama internazionale, Budapest risulta la città con la percentuale più alta di giudizi critici: quasi il 38% delle recensioni analizzate menziona problemi di pulizia. Parigi segue con il 28,2%, confermando come anche le capitali del turismo globale non siano immuni da questo problema.
Altre metropoli iconiche completano il quadro: Las Vegas raggiunge il 31,6% di segnalazioni negative, un dato influenzato dall’intensa vita notturna e dall’enorme flusso di visitatori. New York e Barcellona, pur restando destinazioni amatissime, presentano anch’esse percentuali elevate di recensioni critiche. La top ten mondiale delle città percepite come più sporche include Budapest, Roma, Las Vegas, Firenze, Parigi, Milano, Verona, Francoforte, Bruxelles e Il Cairo.
Le capitali del decoro urbano
All’estremo opposto della classifica si collocano le città considerate più pulite del pianeta. In testa troviamo Cracovia, che conquista il primo posto assoluto. La Polonia piazza nella top five anche Varsavia, quarta con il 97,8% di giudizi positivi. Subito dietro Cracovia si posizionano Sharjah negli Emirati Arabi Uniti con il 98,5% e Singapore con il 98%, da tempo simbolo mondiale di ordine e disciplina. Chiude la top five Doha, in Qatar, con il 97,4%.
In questi casi, la pulizia non è frutto del caso: regolamenti severi, investimenti consistenti in infrastrutture e attrezzature e campagne educative hanno trasformato l’igiene urbana in una vera e propria firma identitaria delle città. La top ten delle mete più pulite include inoltre Riyadh, Praga, Muscat, Dubai e Fukuoka.






