Sul 58° chilometro della via Aurelia, a pochi minuti dal cuore di Santa Marinella, c’è un luogo che sembra sfidare il tempo e le mode. Il ristorante “Al 58”, una caratteristica palafitta in legno, si protende sull’acqua come un balcone sospeso tra cielo e mare. Da qui lo sguardo abbraccia il blu del Tirreno e intercetta, poco più in là, le storiche ville Rossellini-Bergman, testimoni di un’epoca in cui questo tratto di costa era rifugio di artisti e cineasti. L’atmosfera che si respira è intima e calorosa, dominata dal legno e da un’accoglienza che unisce garbo e velocità, frutto di una gestione familiare attenta ai dettagli.
Una storia iniziata oltre mezzo secolo fa
La nascita di “Al 58” risale al 1967, quando Domenico, conosciuto da tutti come Chicco, decise di costruire una palafitta sul bagnasciuga, conservando un’estetica semplice e autenticamente marinara. All’inizio era poco più di un chiosco: un piccolo bar dove ci si fermava per un caffè con il rumore delle onde in sottofondo, e uno stabilimento balneare frequentato da habitué e turisti. Con il passare degli anni, il locale ha cambiato pelle più volte, adattandosi alle esigenze di chi veniva qui non solo per il mare, ma per vivere un’esperienza di convivialità. Negli anni ’80 si trasformò in paninoteca e poi in ristorante, fino a diventare il punto di riferimento gastronomico che è oggi, mantenendo intatto il legame con le sue radici. La gestione è rimasta nelle mani della stessa famiglia, con una continuità che si percepisce in ogni dettaglio: dagli arredi alle ricette, dalla disposizione dei tavoli alla familiarità con cui si accolgono i clienti abituali.

Una cucina che profuma di mare
La regia dei fornelli è affidata a Rita, figlia di pescatore, cresciuta tra reti, barche e racconti di mare. La sua cucina è un tributo alla tradizione marinara locale, dove il pesce fresco è protagonista assoluto e la semplicità diventa sinonimo di autenticità. I piatti raccontano storie di famiglia, tramandate e affinate con il tempo: sapori pieni, porzioni generose, condimenti ricchi senza mai risultare pesanti.
Gli spaghetti alle vongole sono un simbolo del menu: pasta perfettamente al dente, vongole carnose e un condimento che bilancia l’intensità del mare con la freschezza del prezzemolo. Accanto, una frittura di calamari asciutta e croccante, preparata con materia prima di qualità e una mano esperta che ne preserva la delicatezza.
Il menu non è statico: ogni giorno, in base al pescato e alla disponibilità del mercato, nascono primi piatti “fuori lista” che interpretano il momento. Può capitare di trovare una zuppa di pesce fumante nelle giornate invernali o un carpaccio di ricciola marinata durante l’estate. Questa varietà, frutto di forniture quotidiane e di una spiccata sensibilità per la stagionalità, rende ogni visita diversa dalla precedente.
Un’esperienza che va oltre il piatto
Mangiare “Al 58” significa vivere un dialogo continuo tra cibo e paesaggio. Il rumore delle onde che si infrangono sotto la palafitta accompagna ogni portata, mentre la luce del tramonto trasforma il mare in una tavolozza di arancioni e rosa. È un luogo che parla agli occhi e al palato, ideale per una cena romantica ma anche per ritrovarsi in compagnia di amici, con la sicurezza di trovare un’accoglienza calorosa e un servizio rapido.
La posizione strategica, a metà strada tra Roma e Civitavecchia, lo rende una tappa perfetta per chi percorre la via Aurelia e desidera fermarsi per una pausa che unisce gusto e bellezza. Per i residenti, resta un punto fermo dove festeggiare ricorrenze o concedersi un pranzo in riva al mare in ogni stagione.
Tra cielo, acqua e tradizione, “Al 58” non è solo un ristorante: è un pezzo di storia di Santa Marinella, un luogo che ha visto passare generazioni di clienti e che continua, giorno dopo giorno, a raccontare il legame indissolubile tra questa terra e il mare che la circonda.






