Milano, 2 novembre 2025 – Taiwan ha vinto il titolo di Campione del Mondo del Panettone 2025 sorprendendo tutti durante la finale di Host – Fiera Milano che si svolta dal 17 al 21 ottobre 2025. Domenica mattina è arrivato un verdetto inaspettato: il dolce simbolo delle feste italiane, nato tra le nebbie della Lombardia, ha trovato nuova vita in Oriente. Un passaggio di testimone che in pochi avrebbero immaginato.
Panettone: la sfida globale che cambia il gioco
Sul podio, insieme a Taiwan, sono salite Argentina (secondo posto) e Australia (terzo). Una dimostrazione chiara di come questa gara sia ormai un evento mondiale. Dopo quattro giorni di sfide a Verona, sono state nove le nazioni in gara: Argentina, Australia, Brasile, Cina, Germania, Giappone, Perù, Spagna e Taiwan. L’Italia, campione nel 2023, questa volta ha dovuto cedere lo scettro. “Abbiamo visto una gara di livello altissimo,” ha detto Gino Fabbri, presidente della giuria e maestro pasticcere bolognese. “Il panettone è diventato un linguaggio universale.”
Tre versioni e prove artistiche: il panettone come opera d’arte
Ogni squadra ha presentato tre panettoni: il Classico Italiano, quello al Cioccolato e l’Innovativo al Gelato. Ma non è tutto. Le prove artistiche – dalla Monoporzione Circolare al Fiore di Lievito Madre fino al Panettone Decorato – hanno trasformato la gara in uno spettacolo di creatività e tecnica. “Non si tratta solo di abilità,” ha spiegato un giurato internazionale, “ma anche di racconto e identità.” L’evento è stato organizzato dall’Accademia dei Maestri del Lievito Madre e del Panettone Italiano, con il sostegno del Ministero dell’Agricoltura e la collaborazione di HostMilano.

La vittoria di Taiwan: precisione e tempi perfetti
A colpire nella squadra taiwanese è stata la cura quasi meditativa del lavoro: impasto, incordatura, pirlatura e raffreddamento capovolto sono stati eseguiti con una disciplina tipica della tradizione orientale. Sei giurie diverse hanno valutato equilibrio, consistenza e profumo. “Abbiamo voluto rispettare la ricetta italiana, ma aggiungendo qualcosa di nostro,” ha raccontato Chen Wei-Lun, capitano della squadra. Nel panettone vincente si sono sentiti aromi di agrumi asiatici, miele di litchi e vaniglia di Formosa. Un mix che ha convinto tutti.
Un passaggio di testimone tra culture
A Taipei le pasticcerie artigianali crescono come piccole ambasciate del gusto europeo. Molti maestri lievitisti studiano a Milano e poi tornano a casa, dove reinterpretano la tradizione con prodotti locali. Il pubblico in finale, già numeroso dalle 10 del mattino, ha seguito in silenzio ogni passaggio: impasti che girano, cupole dorate sollevate con delicatezza, profumi che riempiono l’aria. “Sembrava un rito, più che una gara,” ha raccontato una spettatrice milanese.
Il panettone, dolce senza confini
Argentina e Australia hanno completato un podio che racconta la vitalità e la capacità di adattamento di questo dolce. Dalle Ande ai tropici, burro e spezie si mescolano con frutta e canditi locali. Ma il gesto resta sempre lo stesso: impastare, aspettare, far crescere. Per l’Italia, questo significa che la sua tradizione si è trasformata in una lingua comune, capace di ispirare senza perdere la propria anima.
Mentre i giudici scrivevano le ultime valutazioni, un maestro pasticcere italiano si è avvicinato ai vincitori. Ha stretto la mano a Chen Wei-Lun e ha sussurrato: “Benvenuti nella famiglia del panettone.” Un applauso spontaneo ha chiuso la giornata.






