Il Natale si avvicina e, puntuale come ogni anno, torna protagonista uno dei simboli più amati delle feste: il panettone. Accanto alla versione classica con uvetta e arancia candita, il mercato si arricchisce di proposte sempre più creative. Oggi il dolce natalizio per eccellenza diventa terreno di sperimentazione per pastry chef, pizzaioli e ristoratori, che osano con ingredienti inediti e abbinamenti sorprendenti.
Vuoi cambiare panettone? Ecco le creazioni per stupire tutti a Natale
Tra tradizione e innovazione, il panettone continua a reinventarsi, diventando sempre più un prodotto d’autore capace di raccontare storie, territori e visioni gastronomiche diverse. Dal pomodoro al Vermouth, dal rosmarino al Vin Santo, ecco alcune delle varianti più originali da mettere in tavola.

Pesca e rosmarino: l’estate incontra il Natale
Si chiama PeachMary il panettone firmato da Dario Loison, una creazione che rompe gli schemi della tradizione. Pesca e rosmarino si incontrano in un impasto che porta profumi estivi nel cuore dell’inverno. Una scelta volutamente provocatoria, che gioca sul contrasto tra dolcezza e note aromatiche.
A sottolineare l’originalità della proposta c’è anche il packaging: una scatola rigida color verde salvia, disegnata da Sonia Design, con illustrazioni ispirate alle antiche tavole botaniche. Un omaggio visivo agli ingredienti protagonisti.
Il panettone all’amarena: la firma Toschi
Toschi Vignola firma quello che viene definito il primo panettone all’amarena. Una novità che affonda le radici nella lunga tradizione dell’azienda emiliana, specializzata da decenni nella lavorazione di questo frutto iconico.
La lenta lievitazione, unita all’uso di un lievito madre curato da quasi un secolo, garantisce una struttura soffice e ben alveolata. Al centro, le celebri amarene Toschi, che donano intensità e carattere a un prodotto artigianale pensato per un pubblico ampio.
Il panettone al pomodoro: l’idea che sorprende
Dopo il successo della scorsa stagione, torna il panettone al pomodoro ideato dallo chef Francesco Ferretti per il ristorante Scirocco dell’hotel La Roqqa di Porto Ercole. Un dolce che rende omaggio a uno degli ingredienti simbolo della cucina italiana, reinterpretandolo in chiave pasticcera.
Pomodori canditi e cioccolato al lampone arricchiscono l’impasto, dando vita a un equilibrio inedito tra dolcezza e acidità. Il processo di lievitazione naturale, lungo circa 27 ore, completa una proposta che profuma di Mediterraneo.
Vermouth di Torino: il panettone da degustazione
Dalla collaborazione tra Giulio Cocchi e Albertengo nasce il panettone al Vermouth Storico, considerato il primo del suo genere. Il Vermouth di Torino Cocchi entra sia nell’impasto sia nella canditura delle scorze di agrumi, diventando l’elemento centrale della ricetta.
Zenzero e gocce di cioccolato completano il profilo aromatico di un panettone lavorato con lievito madre e 48 ore di lievitazione naturale. Il consiglio degli autori è di abbinarlo a un calice di Vermouth ben freddo, per un’esperienza di degustazione completa.
Il Vin Santo del Chianti Classico
Anche il mondo del vino incontra quello della pasticceria con il panettone al Vin Santo del Chianti Classico, frutto della collaborazione tra Fèlsina e Opera Waiting. L’impasto, preparato con lievitazione naturale e miele toscano, viene bagnato con il celebre Vin Santo dell’azienda senese.
Ottenuto da uve Trebbiano, Malvasia e Sangiovese appassite su graticci, il vino regala al dolce una complessità aromatica unica, trasformando il panettone in un prodotto dal forte legame territoriale.

