Milano, 1 novembre 2025 – A quasi 97 anni, il professor Silvio Garattini, oncologo e farmacologo di fama mondiale, continua a essere un punto di riferimento imprescindibile nel panorama scientifico italiano. Fondatore e direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, Garattini ha recentemente condiviso preziose riflessioni sulla longevità e la salute nel corso della trasmissione televisiva La volta buona su Rai Uno, ribadendo concetti fondamentali che da decenni ispirano la ricerca e la prevenzione.
I quattro pilastri della longevità secondo Silvio Garattini
Nel suo intervento, Silvio Garattini ha sottolineato come la chiave per una vita lunga e sana non risieda tanto nel “quando” si mangia, quanto nel “quanto” si consuma. “Mangiare poco è fondamentale”, ha affermato, spiegando che studi scientifici condotti su numerosi animali mostrano come una restrizione calorica moderata possa estendere la durata media della vita fino al 20%. La moderazione, accompagnata da una dieta equilibrata e varia, rappresenta quindi il primo segreto per allungare gli anni senza rinunciare alla qualità.
Il secondo principio riguarda il movimento: camminare quotidianamente almeno cinque chilometri con un ritmo sostenuto, fino a percepire un certo grado di affaticamento, è essenziale per mantenere attivi cuore, muscoli e cervello. Garattini ha precisato che una passeggiata distratta, come osservare le vetrine, non basta a fornire benefici reali.
Il terzo elemento chiave è la gestione consapevole dei farmaci. “È importante evitare l’assunzione di medicinali non necessari, che possono provocare effetti collaterali e complicazioni, soprattutto con l’avanzare dell’età”, ha spiegato l’esperto, invitando a un approccio più mirato e ragionato nella terapia farmacologica.
Infine, Garattini ha evidenziato il valore delle relazioni sociali come fattore protettivo contro la demenza senile. Uno studio su 2.000 ultrasettantenni ha dimostrato che la solitudine è un importante fattore di rischio. “Mantenere una rete di rapporti, stimolare la mente attraverso il dialogo e l’interazione sociale è fondamentale per la salute cerebrale”, ha concluso.
Il vino e l’alcol: un messaggio netto
Tra gli aspetti più discussi dell’intervento di Garattini c’è il suo giudizio sull’alcol. “Il vino è cancerogeno perché contiene alcol”, ha dichiarato, smontando l’idea diffusa che il vino rosso o bianco possa avere effetti benefici. Pur riconoscendo la forte tradizione enologica italiana, Garattini ha ribadito che non vi sono differenze significative tra le tipologie di vino riguardo al rischio oncologico. In tal senso, ha menzionato gli sforzi della ricerca per sviluppare vini dealcolati come possibile soluzione per conciliare cultura e salute.
Inoltre, sull’argomento dolci, Garattini ha ricordato che il cervello necessita di circa 90 grammi di zucchero al giorno, ma sempre nell’ambito di un equilibrio calorico complessivo che permette di concedersi qualche dolce senza compromettere la dieta.

Un impegno di una vita per la ricerca e la salute pubblica
Nato a Bergamo nel 1928, Silvio Garattini ha dedicato oltre sette decenni alla ricerca farmacologica e oncologica, contribuendo in modo determinante alla scienza medica italiana e internazionale. Fondatore dell’Istituto Mario Negri, oggi una delle più importanti realtà di ricerca con sedi a Milano, Bergamo, Ranica e Santa Maria Imbaro, Garattini ha ricoperto numerosi incarichi prestigiosi, tra cui la presidenza dell’Organizzazione europea per la ricerca e la cura del cancro e la direzione della Commissione Ricerca e Sviluppo dell’AIFA.
Autore di centinaia di pubblicazioni scientifiche e numerosi libri divulgativi, Garattini è anche noto per il suo impegno a favore della sperimentazione animale indispensabile per lo sviluppo di farmaci efficaci, e per le sue posizioni critiche verso metodi non supportati da evidenze scientifiche, come nel caso del cosiddetto “metodo Di Bella”.
A lui sono stati conferiti prestigiosi riconoscimenti nazionali e internazionali, tra cui la Legion d’Onore francese, la Medaglia d’oro al merito della sanità pubblica e il titolo di Grand’Ufficiale della Repubblica Italiana.
Con la sua voce autorevole e la sua esperienza, il professor Garattini continua a lanciare messaggi chiari e fondamentali per la salute pubblica, invitando a pratiche di vita semplici ma efficaci: moderazione nell’alimentazione, attività fisica regolare, assunzione responsabile di farmaci e mantenimento di relazioni sociali attive.

