Il Ministero della Salute ha annunciato un nuovo richiamo alimentare a causa di un’anomalia riscontrata durante i controlli di routine. Il prodotto incriminato è rappresentato dai peperoni corno rossi “Paprika Spitz Rot” del marchio Jolife, ritirati da diversi punti vendita dopo il rilevamento di pesticidi oltre i limiti consentiti dalla normativa europea. La decisione, comunicata attraverso una nota ufficiale pubblicata sul portale del Ministero, ha l’obiettivo di tutelare la salute dei consumatori e garantire la sicurezza degli alimenti in commercio.
I lotti coinvolti e i supermercati interessati
L’allerta riguarda tre lotti specifici di peperoni corno rossi Jolife, distribuiti in confezioni da 500 grammi e venduti presso alcune delle principali catene italiane, tra cui Esselunga. I codici dei lotti oggetto del ritiro sono:
L2539219, L2539231 e L2540220.
Il prodotto è stato fabbricato dall’azienda Domaine Bhair, con sede in Station Salma 7665G, Sidi Bibi-Chtouka Ait Baha, Marocco, e successivamente distribuito sul territorio nazionale. Nel modello di richiamo pubblicato dal Ministero si legge chiaramente la motivazione: “Presenza di pesticidi oltre i limiti”, una dicitura che indica il superamento delle soglie di sicurezza stabilite dalla normativa sanitaria.
Sebbene il problema riguardi un numero limitato di confezioni, il richiamo è stato esteso a livello nazionale per precauzione. I controlli hanno infatti rilevato una concentrazione anomala di residui chimici potenzialmente nocivi se ingeriti, anche in quantità ridotte.
Cosa fare se si è acquistato il prodotto
Il Ministero invita chiunque abbia acquistato i peperoni Jolife appartenenti ai lotti segnalati a non consumarli e a restituirli immediatamente presso il punto vendita dove sono stati acquistati. I supermercati coinvolti – come Esselunga e altre catene di distribuzione – sono già stati informati e hanno avviato la rimozione preventiva dagli scaffali.
Chi riporta il prodotto ha diritto a un rimborso completo, anche senza scontrino, come previsto dalle procedure ufficiali in caso di richiamo alimentare. L’importante è verificare il numero di lotto sulla confezione per accertarsi che rientri tra quelli segnalati. Se il prodotto è già stato aperto o consumato in parte, si consiglia di non proseguire con l’assunzione e di contattare il punto vendita per le istruzioni di riconsegna.
Dal punto di vista visivo, non sono emerse differenze evidenti tra i peperoni contaminati e quelli regolari: l’anomalia è stata rilevata solo grazie alle analisi di laboratorio. Per questo motivo, il Ministero ribadisce l’importanza di controllare sempre le etichette e i codici lotto, soprattutto in caso di avvisi ufficiali.
Il richiamo conferma l’impegno delle autorità sanitarie nel monitorare la sicurezza alimentare e nel garantire controlli rigorosi su tutta la filiera. Anche se si tratta di episodi isolati, le procedure di verifica restano fondamentali per prevenire rischi e tutelare la salute dei cittadini.






