Roma, 20 dicembre 2025 – Il caffè continua a confermarsi non solo come una bevanda amatissima a livello globale ma anche come un vero e proprio alleato della salute. Recenti studi scientifici e le parole di esperti del settore evidenziano come il consumo regolare di questa bevanda possa apportare benefici importanti, soprattutto in termini di longevità e salute cardiovascolare.
Il caffè come elisir di longevità e benessere
Il caffè, ottenuto dalla macinazione dei semi di piante tropicali del genere Coffea, principalmente Coffea arabica e Coffea robusta, è la bevanda più consumata al mondo dopo l’acqua. Originario dell’Etiopia e dello Yemen, il caffè ha una storia millenaria che lo ha visto diffondersi in tutto il globo, divenendo parte integrante della cultura di molti Paesi.
Oggi è noto che il caffè contiene oltre 2.000 composti bioattivi, tra cui polifenoli con proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Questi componenti contribuiscono alla riduzione della neuroinfiammazione e alla regolazione della sensibilità all’insulina, effetti che si traducono in una minore incidenza di malattie croniche e una migliore qualità della vita.
Una ricerca pubblicata su Ageing Research Reviews ha dimostrato che il consumo quotidiano di caffè può allungare la vita in buona salute di circa 1,8 anni in media, confermando il suo ruolo nel contrastare gli effetti dell’invecchiamento.

Il parere del cardiologo: fino a cinque tazze al giorno sono benefiche
Il dottor José Abellán, cardiologo di fama internazionale, sottolinea come i dati scientifici confermino i benefici del caffè, anche in ambito cardiovascolare. “Le persone che bevono caffè mostrano condizioni cardiache migliori rispetto a chi non ne consuma”, afferma il medico, mettendo in guardia però da un consumo eccessivo.
Secondo Abellán, una quantità ragionevole è fino a cinque tazze di caffè al giorno, pari a circa 450 milligrammi di caffeina. Questa dose può alzare temporaneamente la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa, ma inserita in uno stile di vita sano, risulta positiva per l’organismo. Per le donne in gravidanza o in allattamento, invece, si raccomanda di limitare l’assunzione a 200 milligrammi di caffeina quotidiana. Per chi è sensibile alla caffeina è invece consigliabile il caffè decaffeinato, che comunque mantiene molte proprietà benefiche.

Una bevanda con radici profonde e un impatto economico globale
Il termine “caffè” deriva dal turco ottomano kahve, a sua volta dall’arabo qahwah, e la bevanda ha origini che risalgono a leggende etiopi come quella del pastore Kaldi. Nel corso dei secoli il caffè ha attraversato Medio Oriente, Europa e America, diventando un elemento imprescindibile della vita sociale e culturale, con le prime caffetterie aperte nel XVII secolo in città come Venezia, Londra e Parigi.
Oggi la caffeicoltura rappresenta un settore economico vitale per molti Paesi produttori, tra cui Brasile, Etiopia, Costa Rica e Messico. L’aroma e il gusto del caffè hanno ispirato non solo la scienza e la medicina, ma anche arte, letteratura e tradizioni popolari, come il celebre “caffè sospeso” napoletano, simbolo di solidarietà.
In un mondo dove la salute è sempre più centrale, il caffè si conferma come un prezioso compagno quotidiano, capace di unire piacere e benessere in una sola tazza.




