L’idea di andare in pensione a 59 anni è molto diffusa, spesso basata su notizie parziali o fuorvianti. In realtà, solo alcune lavoratrici possono accedere a una pensione anticipata a quest’età, ma solo in condizioni molto specifiche. Vediamo chi sono e cosa serve.
2. Opzione Donna: unica via possibile per arrivare a 59 anni
Opzione Donna è l’unico canale valido per entrare in pensione a 59 anni nel 2025, ma è riservato esclusivamente a determinate categorie di lavoratrici.
Requisiti principali per il 2025:
Contribuzione minima: 35 anni di contributi, maturati entro il 31 dicembre 2024.
Età minima alla fine del 2024:
59 anni per chi ha due o più figli;
60 anni per chi ha un figlio;
61 anni per chi non ha figli.
Condizioni aggiuntive: oltre ai requisiti anagrafici e contributivi, serve appartenere a una di queste categorie:
essere caregiver che assistono da almeno 6 mesi un familiare convivente con disabilità grave (Legge 104);
essere riconosciute invalide civili almeno al 74 %;
essere licenziate o lavorare per aziende in crisi con tavolo di crisi aperto al 1° gennaio 2025.

Penalizzazioni da considerare:
Il calcolo della pensione avviene esclusivamente con il sistema contributivo, che tende a risultare meno vantaggioso rispetto al retributivo.
È prevista una finestra di attesa per l’erogazione della pensione:
12 mesi per le lavoratrici dipendenti;
18 mesi per le autonome.
3. Altre strade per andare in pensione prima dei 67 anni
Se non si rientra nei casi dell’Opzione Donna, esistono ancora altre modalità di pensionamento anticipato — ma nessuna consente di farlo a 59 anni.
Pensione anticipata ordinaria (Fornero)
Uomini: 42 anni e 10 mesi di contributi.
Donne: 41 anni e 10 mesi.
Non c’è limite di età, ma si applica una “finestra mobile” di circa 3 mesi dalla maturazione dei requisiti.
Quota 103 (misura flessibile fino al 31 dicembre 2025)
Requisiti: 62 anni di età + 41 anni di contributi, maturati entro fine 2025.
Pensione calcolata con sistema contributivo e con limite massimo d’importo fino a 4 volte la pensione minima (~€2.400 lordi/mese).
Decorrenza: 7 mesi per privati, 9 mesi per pubblici.
APE Sociale
Accessibile a disoccupati, caregiver, invalidi ≥ 74 % e lavoratori in mansioni gravose.
Requisiti:
63 anni e 5 mesi di età;
30 anni contributivi (ridotti per le donne: – 1 anno per figlio, max – 2);
36 anni per chi svolge lavori gravosi (edili: min. 32 anni).
L’indennità è massima €1.500 lordi/mese fino alla pensione di vecchiaia, erogata fino a 67 anni con divieto di cumulo con altri redditi (tranne lavoro occasionale fino a €5.000 annui).
Lavoratori precoci
Chi ha iniziato a lavorare prima dei 19 anni e ha 41 anni di contributi può uscire anticipatamente, se rientra in specifiche categorie (disoccupati, caregiver, invalidi, lavori usuranti). Valido fino al 2026.
Pensione anticipata contributiva
Per chi ha contributi solo dopo il 1996:
64 anni di età con almeno 20 anni contributivi;
L’importo minimo della pensione deve raggiungere 3 volte l’assegno sociale (o sconti per donne con figli).
4. Riepilogo: chi può andare in pensione a 59 anni?
| Categoria | Requisiti principali | Età minima | Note principali |
|---|---|---|---|
| Opzione Donna (solo lavoratrici) | 35 anni contributi + particolari condizioni | 59 anni (2+ figli) | Sconto età, calcolo contributivo, finestra attesa |
| Quota 103 | 62 anni + 41 anni contributi | 62 anni | Finestra attesa, limite importo |
| Pensione anticipata ordinaria | 42y10m (uomini) / 41y10m (donne) contributi | Nessuna età | Finestra 3 mesi |
| APE Sociale | 63a5m + 30–36 anni contributi | 63 anni 5 mesi | Limite importo, beneficiari specifici |
| Lavoratori precoci | 41 anni contributi + condizioni | Variabile | Fino al 2026 |
| Anticipata contributiva | 64 anni + 20 anni contributi | 64 anni | Importo minimo richiesto |






