Pniewo, Polonia – 23 settembre 2025. Nel cuore della tranquilla campagna del Voivodato di Lubusz, tra distese di campi dorati e boschi sparsi, si cela un segreto oscuro: una città sotterranea nazista abbandonata. Questo complesso fortificato sotterraneo, come descritto dalla CNN, noto come Festungsfront Oder-Warthe-Bogen o Ostwall, rappresenta uno dei più imponenti esempi di ingegneria militare della Germania nazista prima della Seconda Guerra Mondiale.
La Fortezza Sotterranea: Un Progetto Ambizioso ma Incompiuto
Costruito negli anni ’30 su ordine diretto di Adolf Hitler — il Führer che dal 1934 al 1945 guidò la Germania instaurando un regime totalitario — l’Ostwall aveva lo scopo strategico di proteggere il confine orientale tedesco contro Polonia e Unione Sovietica. Situato tra i fiumi Oder e Warta, oggi parte del confine polacco-tedesco, questo sistema difensivo si estende per circa 32 chilometri ed è costituito da una rete intricata di tunnel, stazioni ferroviarie sotterranee e strutture militari.
Il progetto prevedeva una linea difensiva lunga quasi 80 chilometri con lavori pianificati fino al 1951; tuttavia la costruzione fu interrotta nel 1938 quando le priorità belliche tedesche si spostarono verso ovest in vista dell’invasione della Francia. Nonostante ciò l’Ostwall rimaneva all’avanguardia per tecnologia e dimensioni: solo la sezione centrale utilizzava oltre due milioni di piedi cubici (circa 56 mila metri cubi) di cemento armato ed era progettata per ospitare decine di migliaia di soldati.
Con lo scoppio del conflitto mondiale nel settembre del ’39 a seguito dell’invasione polacca ordinata da Hitler — evento che segnò l’inizio ufficiale della guerra — il valore strategico dell’Ostwall diminuì rapidamente. Nel gennaio del ’45 le truppe sovietiche conquistarono questa linea in soli tre giorni; poco dopo i bunker furono abbandonati definitivamente.

Dalla Guerra alla Natura: Il Rifugio dei Pipistrelli
Dopo decenni d’oblio durante i quali anche l’esercito polacco rinunciò alla manutenzione a causa degli elevati costi negli anni ‘60, il complesso ha trovato nuova vita grazie al turismo storico-culturale sostenuto dall’Unione Europea e dalle autorità locali.
Dal punto vista naturalistico è diventato uno dei rifugi più importanti d’Europa per i pipistrelli migratori: ogni autunno fino a quarantamila esemplari provenienti da tutta Europa centrale trovano nelle gallerie un ambiente ideale per ibernarsi grazie alla temperatura stabile delle grotte artificiali. Dodici specie diverse sono state censite dagli studiosi nei tunnel dell’Ostwall.
I visitatori possono ancora oggi esplorare gli ambienti ricostruiti con manichini in uniforme che evocano la vita quotidiana delle guarnigioni naziste scomparse ormai da tempo; particolarmente suggestivo è il pozzo principale profondo oltre quaranta metri con scale perfettamente conservate che conducono ai corridoi centrali dotati ancora delle rotaie ferroviarie originali.
Cultura Underground: I “Bunker People” degli Anni Ottanta
Negli ultimi decenni del XX secolo questi tunnel hanno ospitato anche una subcultura giovanile nota come “Bunker People”, nata agli inizi degli anni ’80 e attiva soprattutto fino alla fine degli anni ’90. Questi gruppi organizzavano rave party clandestini celebrando matrimoni alternativamente underground o manifestando dissenso politico contro le autorità comuniste locali all’interno dello scenario insolito offerto dai bunker dimenticati dalla storia ufficiale.
Le pareti sono ancora decorate dai graffiti lasciati dagli avventori ribelli – scritte d’amore accanto a slogan anticomunisti –, testimonianze vivide che Mikolaj Wiktorowski guida locale appassionato definisce “l’anima stessa” dell’intero sito museale Międzyrzecz Fortified Region Museum inaugurato nel 2011 proprio nella zona centrale dei tunnel aperti al pubblico (circa trenta chilometri).
La regione circostante offre inoltre attrazioni culturali complementari come Zielona Gora – soprannominata “la Toscana polacca” grazie ai suoi vigneti rigogliosi – dove ogni anno si celebra il Winobranie Wine Festival dedicato alle produzioni vinicole locali; non lontano svetta infine la statua monumentale alta ben cinquantadue metri raffigurante Gesù Cristo nella cittadina Świebodzin, considerata fra le più alte statue religiose al mondo superando persino quella brasiliana sul Corcovado a Rio de Janeiro.
Adolf Hitler, figura chiave dietro queste opere militari grandiose ma tragicamente legate ad ideologie distruttive nate dal suo regime totalitario fondatore del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori (NSDAP), rimane simbolo indelebile delle atrocità perpetrate durante quegli anni buî della storia europea contemporanea.






