Non solo autovelox e parcheggi scaduti: i Comuni stanno trasformando l’ordinaria amministrazione in un nuovo terreno per fare cassa. E le sanzioni ora colpiscono anche comportamenti quotidiani che in passato erano ignorati.
C’è un nuovo tipo di multa che si sta facendo largo in silenzio tra i cittadini italiani. Non parliamo più solo di eccessi di velocità o parcheggi fuori posto, ma di piccole azioni quotidiane che – fino a poco tempo fa – venivano semplicemente tollerate o al massimo corrette con un avviso bonario.
Oggi, invece, tagliare male una siepe, non portare l’acqua per pulire l’urina del cane, oppure lasciare un appartamento sfittato, può trasformarsi in una vera sanzione amministrativa. E anche salata.
I Comuni, sempre più a corto di risorse, hanno iniziato a usare le multe come leva per far quadrare i bilanci. E così si assiste a una trasformazione: da strumenti per mantenere l’ordine pubblico, le sanzioni sono diventate un’entrata economica.
La linea è sottile e il dibattito aperto. Ma una cosa è certa: il cittadino deve prestare molta più attenzione a regole locali spesso sconosciute.

🏠 Case sfitte: multe in arrivo per chi non affitta
A lanciare il segnale è stata Torino, dove si discute un emendamento per sanzionare i proprietari che lasciano sfitti più di cinque appartamenti.
Un modello ispirato a quanto già accade a Genova e Milano, con l’obiettivo di contrastare la speculazione immobiliare e rimettere in circolo gli alloggi inutilizzati.
Ma la proposta ha già sollevato molte critiche. Alcuni giuristi sottolineano che una misura del genere potrebbe entrare in conflitto con l’articolo 832 del Codice Civile, che tutela il diritto di proprietà pieno ed esclusivo.
Secondo questi esperti, nessun Comune può obbligare un cittadino ad affittare una casa che vuole tenere vuota, pena il rischio di “balzelli mascherati da politiche pubbliche”.
🌿 Siepi disordinate ed erba alta: scattano le multe da 200 euro
In città come Belluno, non potare le siepi che sporgono sul marciapiede o lasciare l’erba incolta può costare fino a 200 euro di multa.
Ufficialmente, la motivazione è legata alla sicurezza stradale e al decoro urbano, ma molti cittadini sospettano che si tratti solo di una nuova fonte di incasso per le casse comunali.
Anche in altri Comuni, regolamenti simili sono già in vigore e il controllo avviene sempre più spesso su segnalazione dei vicini.
🗑️ Rifiuti fuori orario: a Palermo raffica di sanzioni
Nel capoluogo siciliano, 15 cittadini sono stati multati per aver conferito i rifiuti al di fuori degli orari previsti.
Le multe variano da 25 a 166 euro, in base alla gravità e al tipo di violazione.
A occuparsi dei controlli è la Polizia Locale, ma sempre più spesso a segnalare gli “indisciplinati” sono i residenti stessi, trasformando i quartieri in reti di sorveglianza non ufficiali.
🐶 Terni: multa fino a 480 euro se non pulisci la pipì del cane
Nel regolamento di Terni, chi porta a spasso il proprio cane deve avere con sé una bottiglietta d’acqua per pulire l’urina.
Inizialmente la sanzione prevista era di 600 euro, poi ridotta per rispettare il tetto massimo di 500 euro previsto dall’art. 7 bis del T.U.E.L.
Attualmente, le multe vanno da 80 a 480 euro, con l’intento dichiarato di migliorare l’igiene urbana.
Anche qui, però, la discussione è aperta: quanto di tutto questo serve davvero alla collettività e quanto è invece un espediente fiscale?
⚠️ Come evitare queste nuove sanzioni “creative”
Il modo migliore per non incappare in queste multe impreviste è uno solo: conoscere bene i regolamenti del proprio Comune.
Molte ordinanze non sono pubblicizzate e cambiano da città a città, o addirittura da quartiere a quartiere.
Controlla spesso il sito del tuo Comune, informati su:
Decoro urbano
Gestione dei rifiuti
Uso delle aree verdi
Obblighi per i proprietari di immobili
E ricordati: non tutte le sanzioni sono legittime. Se ricevi una multa e hai dubbi, puoi:
Fare ricorso al Giudice di Pace entro 30 giorni dalla notifica (art. 204 bis del Codice della Strada)
Oppure fare ricorso al Prefetto entro 60 giorni
✅ Le multe stanno cambiando, meglio farsi trovare pronti
Il confine tra controllo civico e fiscalità occulta si fa sempre più sottile.
Dalla siepe fuori posto alla pipì del cane, passando per la casa vuota: quello che un tempo era tolleranza oggi è sanzione.
E spesso, a pagare, è il cittadino ignaro, colpevole solo di non conoscere regolamenti che cambiano di continuo.
Essere informati oggi non è solo un dovere civico, ma anche un modo concreto per non regalare soldi al Comune.






