Uno studio dell’Università di Birmingham svela i dati inattesi sulla friggitrice ad aria: cuoce in modo rapido, riduce gli inquinanti domestici e può sostituire il microonde.
La friggitrice ad aria è diventata in pochi anni uno degli elettrodomestici più amati dagli italiani. Economica, semplice e veloce, permette di cucinare piatti croccanti con meno grassi e in tempi ridotti. Ma il suo successo non si spiega solo con la promessa di “friggere senza olio”. Secondo uno studio condotto dall’Università di Birmingham, questo strumento emette anche molti meno inquinanti domestici rispetto ad altre tecniche di cottura tradizionali.
Un dato che cambia le carte in tavola: se la padella e la frittura classica rilasciano nell’aria livelli altissimi di particelle, la friggitrice ad aria si dimostra molto più “pulita”. E non è un dettaglio da poco, considerando che l’American Lung Association ha più volte segnalato il rischio legato all’inquinamento domestico, spesso sottovalutato da chi passa molto tempo in casa.
Friggitrice ad aria contro frittura in padella: i dati dello studio
La ricerca dell’Università di Birmingham ha confrontato le principali tecniche di cottura: frittura in padella, bollitura, cottura al forno, spadellamento e friggitrice ad aria. I risultati sono stati netti.
La frittura in padella ha fatto registrare 92,9 microgrammi di particelle per metro cubo e 260 parti per miliardo di composti organici volatili. La friggitrice ad aria, invece, si è fermata a 0,6 microgrammi di particelle per metro cubo e 20 parti per miliardo di composti organici volatili.
In pratica, usare la padella significa immettere in casa un livello di sostanze nocive oltre 100 volte superiore rispetto a chi cucina con la friggitrice ad aria. Numeri che spiegano perché questo elettrodomestico stia diventando un’alternativa concreta al forno e persino al microonde.
Un tempo, il microonde era considerato l’alleato numero uno della cucina rapida. Oggi, però, la friggitrice ad aria ne ha preso il posto: non solo riscalda e cuoce in meno tempo, ma lo fa anche con minore impatto ambientale e domestico.

Benefici e limiti della cottura con aria calda
La friggitrice ad aria non è priva di critiche. Funziona infatti ad alte temperature, che possono superare i 200 gradi, e questo ha fatto nascere dubbi sulla salubrità degli alimenti sottoposti a sbalzi termici così intensi. Gli esperti, però, chiariscono che basta un uso corretto per ridurre i rischi.
Secondo gli specialisti, impostare temperature intorno ai 170-180 gradi è sufficiente per garantire una cottura ottimale e sicura, evitando stress eccessivi sugli alimenti. Aspettare qualche minuto in più non compromette la resa, e al contrario aiuta a preservare il valore nutrizionale dei cibi.
Un altro vantaggio è la versatilità. La friggitrice ad aria permette di cuocere carne, pesce, verdure e perfino dolci, con risultati che ricordano la croccantezza della frittura tradizionale ma con una quantità di grassi molto più bassa. Per chi deve seguire una dieta equilibrata, questo rappresenta un aiuto concreto.
Infine, c’è la questione dei costi: le friggitrici ad aria sono oggi più economiche da acquistare rispetto a quando hanno iniziato a diffondersi, e il loro consumo energetico, su tempi brevi, è inferiore rispetto al forno elettrico tradizionale.
Una nuova abitudine nelle cucine italiane
Il successo della friggitrice ad aria racconta anche il cambiamento delle abitudini alimentari. In un’epoca in cui si cerca di risparmiare tempo, ridurre i consumi e cucinare in modo più sano, questo strumento è diventato protagonista.
Lo studio dell’Università di Birmingham offre un argomento in più a favore: la friggitrice ad aria non solo permette di cucinare in modo rapido e gustoso, ma contribuisce anche a migliorare la qualità dell’aria domestica, un aspetto che in passato nessuno aveva mai preso in considerazione.
Non si tratta di un elettrodomestico miracoloso: non può sostituire del tutto altre tecniche di cottura, e va utilizzata con buon senso. Ma i dati parlano chiaro: rispetto alla padella e al forno, il suo impatto sugli inquinanti interni è nettamente più basso.
Per chi vive molto tempo in casa, per gli anziani o per le famiglie con bambini, questo può fare la differenza. L’aria che respiriamo dentro le nostre abitazioni conta quanto quella all’esterno, e la cucina è uno dei luoghi dove si accumulano più sostanze invisibili.
In definitiva, la friggitrice ad aria non è solo un trend culinario, ma uno strumento che può davvero migliorare la qualità della vita quotidiana.






