La stagione dei grandi lievitati si apre con un verdetto attesissimo dagli appassionati: i vincitori del Mastro Panettone d’Élite 2025, la competizione che ogni anno premia i migliori panettoni artigianali d’Italia. L’edizione di quest’anno segna un punto di svolta nella storia del concorso, sia per la nuova qualifica “d’Élite”, sia per l’introduzione della fase “Mani in pasta”, pensata per dare massima trasparenza alla lavorazione e valorizzare il mestiere dei maestri pasticcieri. Due categorie in gara – panettone classico e panettone al cioccolato – e un unico filo conduttore: la fedeltà assoluta alla ricetta autentica, priva di conservanti e basata solo su lievito madre vivo e materie prime d’eccellenza.

A ideare il concorso è Goloasi, piattaforma dedicata alla pasticceria e alla panificazione artigianale fondata da Massimiliano Dell’Aera, già promotrice di eventi come Divina Colomba. E, come ogni anno, anche questa edizione ha messo in luce talenti emergenti e conferme di altissimo profilo, mostrando come il panettone artigianale sia ormai un simbolo culturale oltre che gastronomico.
I vincitori del 2025: trionfano Manduca e Falcone
La giuria di esperti – Aniello Di Caprio, Eustachio Sapone, Francesco Borioli, Gianluca Casadei, Oscar Pagani e Vincenzo Faiella – ha valutato i panettoni finalisti seguendo criteri rigorosi. Tra questi, equilibrio del sapore, struttura dell’impasto, profilo aromatico, qualità e pregio degli ingredienti. Il lavoro svolto dai finalisti durante la fase “Mani in pasta” ha fatto la differenza quest’anno. Hanno preparato i propri lievitati dal vivo, dal 3 al 7 novembre, nel laboratorio Logiudice Forni ad Arcole (Verona).
Per il classico, il primo posto al miglior panettone del 2025 è andato a Riccardo Manduca, anima e mani della realtà SoloManduca di Aprilia (Latina). Il suo lievitato è stato premiato per la sua eleganza aromatica, l’alveolatura equilibrata e una struttura soffice ma stabile, in piena coerenza con i principi della lievitazione naturale.
Alle sue spalle, la medaglia d’argento è stata conquistata da Roberto Moreschi della Roberto Pastry & Bakery di Chiavenna (Sondrio), mentre il terzo posto è andato ad Alessandro Dicataldo del Panificio Dicataldo di Barletta, autore di un panettone tradizionale dalla personalità intensa e materica.
Per la categoria dedicata ai panettoni al cioccolato, caratterizzati da un impasto più scuro e da un equilibrio complesso tra parte grassa e aromi, ha vinto Michele Falcone, della Pasticceria Falcone di Vieste (Foggia), premiato per la pulizia aromatica e la fusione armoniosa tra cacao, lievitazione e zuccheri.
A seguire, il secondo posto è stato attribuito ad Antonio Daloiso della pasticceria Daloiso di Barletta,. Il bronzo è andato a Luigi Vetrella della pasticceria Visioni di Macerata Campania (Caserta). Una menzione speciale, dal forte valore simbolico, è stata riservata al giovanissimo Michele Iazzetta, appena 19 anni, della pasticceria Francesco Iazzetta di Cardito (Napoli). A pari punteggio con il terzo classificato, ha conquistato il quarto posto grazie al miglior risultato ottenuto nella fase di assaggio.
Le nuove tendenze del 2025 e il trionfo internazionale del panettone italiano
Oltre al valore competitivo, Mastro Panettone d’Élite conferma un trend ormai irreversibile: il panettone artigianale continua a conquistare il mercato italiano. Secondo i dati raccolti dal settore, la produzione artigianale rappresenta oggi oltre la metà dell’intero comparto, con un incremento di quasi il 20% in un solo anno. Una crescita trainata dalla ricerca di autenticità, dalla valorizzazione del lievito madre vivo e dalla riscoperta di ingredienti naturali, spesso legati al territorio.
Le tendenze 2025 parlano chiaro. Si va verso una dolcezza più misurata, ricette alleggerite, minor uso di zuccheri e grassi, canditi preparati in casa e aromi genuini. I maestri pasticcieri puntano su un panettone più etereo, profumato, dal morso gentile ma deciso. L’obiettivo è un ritorno all’essenzialità: meno artifici, più personalità.
Il valore del panettone italiano, però, non si ferma ai confini nazionali. Nella finale del Campionato mondiale del panettone, il titolo di miglior panettone classico del mondo è andato al pasticcere Vincenzo Guiderone, di Ardea (Roma). Il suo dolce è stato premiato per la “struttura impeccabile”, l’aroma “armonioso di limone e vaniglia” e l’eccellente qualità dei canditi. Una conferma che la scuola italiana del lievito madre resta un modello di riferimento globale.
Tra tradizione e innovazione, il panettone artigianale continua dunque a raccontare la storia di un’Italia capace di evolversi senza perdere le proprie radici. E Mastro Panettone d’Élite 2025 ne è, ancora una volta, la miglior celebrazione.






