Un messaggio in bottiglia datato oltre un secolo fa è stato ritrovato sulla costa australiana, aprendo una preziosa finestra sulla vita di due soldati australiani durante la Prima guerra mondiale. Questo straordinario ritrovamento è avvenuto il 9 ottobre 2025 a Wharton Beach, vicino a Esperance, dove la famiglia Brown ha recuperato una bottiglia di vetro del marchio Schweppes appena sopra la linea di galleggiamento, durante una delle loro abituali spedizioni in quad per la pulizia della spiaggia.
Il messaggio in bottiglia di due soldati australiani della Prima guerra mondiale
All’interno della bottiglia trasparente e intatta, sono state trovate due lettere scritte a matita da due soldati semplici, Malcolm Neville (27 anni) e William Harley (37 anni), datate 15 agosto 1916. I due militari si trovavano a bordo della nave da trasporto truppe HMAT A70 Ballarat, partita da Adelaide il 12 agosto 1916 con destinazione i campi di battaglia della Francia per rinforzare il 48° battaglione di fanteria australiano sul fronte occidentale europeo.
Le missive rivelano uno spirito sorprendentemente ottimista: Neville scriveva alla madre di “divertirsi molto, con un cibo buono, fatta eccezione per un pasto che abbiamo seppellito in mare“, mentre Harley augurava al ritrovatore di stare bene come loro in quel momento. La bottiglia, probabilmente lanciata “da qualche parte nella baia” – riferendosi alla Great Australian Bight – potrebbe aver trascorso più di un secolo sepolta tra le dune di sabbia, fino a essere liberata dall’erosione recente causata dalle forti mareggiate.
Le storie di Malcolm Neville e William Harley, tra guerra e destino
Malcolm Neville, purtroppo, fu ucciso in azione un anno dopo la partenza, mentre William Harley fu ferito due volte ma riuscì a sopravvivere al conflitto, morendo nel 1934 ad Adelaide a causa di un cancro legato, secondo la famiglia, all’esposizione ai gas tossici tedeschi nelle trincee. La lettera di Neville chiedeva espressamente che il messaggio fosse consegnato a sua madre Robertina Neville, residente a Wilkawatt, oggi una cittadina fantasma dell’Australia Meridionale. Harley, la cui madre era già deceduta, lasciò il suo messaggio a disposizione del ritrovatore.
La scoperta della bottiglia ha avuto un impatto profondo sulle rispettive famiglie. Ann Turner, nipote di Harley, ha definito il ritrovamento “un miracolo” e ha raccontato di sentirsi come se suo nonno avesse teso loro una mano dalla tomba. Herbie Neville, pronipote di Malcolm, ha espresso emozione e orgoglio per il coraggio del suo antenato, sottolineando la tristezza per la sua morte prematura ma anche la sua determinazione a partire per la guerra con spirito positivo.
Un tesoro storico preservato grazie a condizioni uniche
La bottiglia è giunta a noi in condizioni eccezionali, senza alcun segno di incrostazioni o deterioramento, fatto che ha permesso la conservazione quasi perfetta del messaggio cartaceo. Come ha spiegato Deb Brown, la bottiglia probabilmente non ha navigato a lungo in mare aperto, poiché l’esposizione prolungata avrebbe disintegrato la carta a causa del sole e dell’acqua salata. Un professore di oceanografia ha inoltre stimato che la bottiglia potrebbe essere rimasta in acqua solo poche settimane prima di depositarsi sulla spiaggia, dove è poi rimasta sepolta per un secolo.
La famiglia Brown ha utilizzato le informazioni contenute nelle lettere per rintracciare i parenti viventi dei soldati, stabilendo un legame diretto tra presente e passato, tra chi ha vissuto la guerra e chi ne custodisce ancora oggi la memoria.
Il contesto storico e militare della nave HMAT A70 Ballarat
La nave da trasporto truppe HMAT A70 Ballarat, da cui partirono Neville e Harley, rappresenta un pezzo importante della storia militare australiana. Nel 1916, durante la Prima guerra mondiale, la lunga traversata da Adelaide verso i fronti europei era un momento cruciale per i soldati australiani, appartenenti al 48° battaglione di fanteria, chiamati a combattere nelle dure condizioni delle trincee europee. Il ritrovamento di questo messaggio in bottiglia ci offre un raro e toccante sguardo sulle emozioni e le speranze di quei giovani uomini prima di affrontare gli orrori del conflitto.






