Dal 2026 il bonus bollette subirà modifiche significative, con nuove soglie Isee, importi rimodulati e una platea di beneficiari più ristretta. L’obiettivo del Governo è rendere gli aiuti più mirati, concentrandoli sulle famiglie realmente in difficoltà economica, secondo le indicazioni della Legge di Bilancio e delle direttive ARERA. I contributi continueranno a riguardare luce, gas e acqua, ma il calcolo terrà conto anche del numero di componenti familiari, della zona climatica e dell’utilizzo dell’energia.
Requisito Isee e famiglie ammissibili
L’Isee rimane il criterio principale per accedere ai bonus, ma le soglie di reddito verranno abbassate. Attualmente, possono beneficiare del bonus i nuclei con Isee fino a 9.530 euro (ordinari) o 20.000 euro (famiglie numerose con almeno quattro figli). Dal 2026 il tetto ordinario scenderà tra 8.500 e 9.000 euro, mentre quello per famiglie numerose si ridurrà tra 15.000 e 17.000 euro. Potrebbero inoltre essere introdotti indicatori aggiuntivi di vulnerabilità energetica, così da valutare meglio le reali condizioni di fragilità economica.
Bonus sociale elettrico
Il bonus sociale elettrico sarà confermato con importi modulati in base al numero di componenti del nucleo familiare: circa 183 euro annui per nuclei fino a due persone, 238 euro per famiglie di tre o quattro componenti, e oltre 320 euro per nuclei più numerosi. Gli importi saranno aggiornati trimestralmente in base all’andamento del costo dell’energia, secondo i parametri stabiliti da ARERA.
Bonus luce per disagio fisico
Rimarrà valido anche il bonus elettrico per disagio fisico, destinato a chi utilizza apparecchi elettromedicali salvavita. Questo contributo non è legato all’Isee, ma alla necessità certificata di energia elettrica per il funzionamento degli apparecchi. Gli importi variano da 180 a 700 euro annui, in base alla potenza e alle ore di utilizzo, e richiedono documentazione sanitaria presentata all’ASL o allo Sportello per il Consumatore Energia.
Bonus gas
Il bonus gas sarà differenziato in base alla zona climatica: più elevato nelle regioni più fredde (E ed F), con importi superiori a 500 euro, e ridotto nelle zone più temperate o miti, dove lo sconto medio varierà tra 200 e 350 euro. Gli importi dipenderanno anche dall’uso del gas, distinguendo tra riscaldamento, acqua calda sanitaria e cucina.
Bonus idrico
Anche nel 2026 il bonus idrico garantirà un quantitativo minimo vitale di 50 litri al giorno per persona, secondo le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Per una famiglia di quattro persone, ciò si traduce in 73 metri cubi gratuiti all’anno, con un risparmio potenziale superiore ai 120 euro. L’erogazione avverrà automaticamente attraverso il sistema integrato di verifica Isee.
Fino a 1.226 euro di risparmio annuo
Sommando i vari contributi, una famiglia con Isee inferiore alla soglia e composta da cinque persone in una zona climatica fredda può arrivare a ottenere fino a 1.226 euro di sconto annuo sulle bollette. L’importo effettivo dipende da numero di componenti, eventuale presenza di disabili, zona geografica e tipo di contratto di fornitura.
Erogazione dei bonus e aggiornamento Isee
Il sistema di erogazione rimane automatico: una volta presentata la DSU e ottenuto l’Isee, l’INPS comunica alle società di fornitura l’idoneità del nucleo, e lo sconto viene applicato direttamente in bolletta. Per utenze condominiali o locazioni brevi è previsto un contributo equivalente tramite bonifico domiciliato. È fondamentale aggiornare l’Isee ogni anno, di norma entro il 31 gennaio, per non perdere i benefici.
Chi rischia di restare escluso
Secondo l’Osservatorio ARERA, la platea dei beneficiari nel 2026 potrebbe ridursi del 15-20% rispetto al 2025, soprattutto per i nuclei con redditi medio-bassi leggermente superiori alle nuove soglie ma comunque esposti ai rincari energetici. L’obiettivo del Governo è concentrare le risorse sulle famiglie più vulnerabili, rendendo l’accesso ai bonus più selettivo e mirato.
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