La diffusione delle smart TV in Italia ha trasformato il modo in cui viviamo l’intrattenimento domestico. Sempre più connesse e potenti, queste televisioni sono diventate vere e proprie piattaforme digitali, capaci di navigare online, installare app, gestire servizi e sincronizzarsi con smartphone o dispositivi di casa. Ma, con la connettività, cresce anche l’esposizione a rischi informatici: intrusioni, furti di dati, accessi non autorizzati. Per rispondere a questa nuova esigenza, i produttori stanno introducendo strumenti di cyber-protezione integrata. La novità più importante arriva da Samsung, che porta il suo sistema Knox anche sulle smart TV, segnando un passo decisivo verso la sicurezza digitale domestica.
Smart tv più sicure con Samsung Knox
Samsung ha confermato che il suo framework di sicurezza Knox, già ampiamente utilizzato su smartphone e tablet Galaxy, è in arrivo su un numero crescente di televisori intelligenti. Si tratta di un sistema di protezione a più livelli che controlla ogni fase del funzionamento del dispositivo: dall’avvio del software fino all’esecuzione delle applicazioni installate. In pratica, ogni operazione viene monitorata e isolata per impedire che malware o hacker possano accedere ai dati personali o compromettere il sistema.
Il funzionamento è completamente automatico, ma gli utenti possono verificare e gestire le impostazioni di sicurezza dal menu principale della TV. L’attivazione non richiede competenze tecniche: bastano pochi passaggi per abilitare la protezione. Una volta attiva, Knox si occupa di tutto, con aggiornamenti costanti per far fronte alle nuove minacce digitali che emergono ogni mese.
La novità non riguarda solo la protezione dei file o delle credenziali di accesso, ma anche la rete domestica. Le smart TV, infatti, sono collegate al Wi-Fi di casa, condividendo la stessa rete con computer, telefoni e dispositivi IoT. Una falla nella televisione può diventare un punto d’ingresso per chi tenta di accedere al resto del sistema. Knox riduce drasticamente questo rischio, creando una sorta di barriera digitale che separa il dispositivo dagli altri elementi della rete.
Samsung ha dichiarato che la distribuzione di questa funzione inizierà con i modelli 2025, ma alcune TV già in commercio stanno ricevendo un aggiornamento software che ne abilita l’uso. È un segnale importante: la sicurezza informatica, fino a poco tempo fa quasi ignorata nel mondo dell’elettronica di consumo, diventa finalmente un elemento centrale dell’esperienza utente.
Come attivare la protezione e perché è una svolta per la privacy domestica
Attivare Samsung Knox sulla smart TV è semplice. Dopo aver aggiornato il software all’ultima versione disponibile, basta accedere al menu Impostazioni > Sicurezza e privacy > Protezione Knox e seguire le istruzioni sullo schermo. In pochi istanti il sistema verifica l’integrità del dispositivo e abilita la difesa automatica contro minacce e intrusioni.
La differenza rispetto ad altri sistemi di protezione è che Knox agisce in modo strutturale: controlla il firmware, i processi in esecuzione e perfino le app scaricate, impedendo che software non autorizzati possano comunicare con l’esterno. È come se la TV avesse un antivirus integrato, ma molto più sofisticato e invisibile all’utente.
Questo approccio ha un impatto diretto sulla privacy domestica. Le smart TV moderne, infatti, raccolgono molti dati: preferenze di visione, cronologia delle app, microfono e persino comandi vocali. Con Knox, queste informazioni vengono crittografate e protette da eventuali tentativi di intercettazione.
La mossa di Samsung conferma una tendenza chiara nel mercato tecnologico: dopo anni di innovazioni legate alla qualità dell’immagine e del suono, la nuova frontiera è la sicurezza digitale. In un’epoca in cui ogni dispositivo è connesso, anche la TV deve difendersi. E non a caso, molte altre aziende del settore stanno lavorando a sistemi simili, segno che il tema è destinato a diventare una priorità assoluta per tutti i produttori.
Con la diffusione di Knox, le smart TV si avvicinano sempre di più a un concetto di protezione integrata, dove l’utente non deve preoccuparsi di installare nulla, ma può contare su un sistema che si aggiorna da solo e mantiene costantemente alta la soglia di sicurezza.






