Il Sud Italia sarà l’unico luogo in Europa dove l’eclissi solare totale del 2027 sarà visibile in tutta la sua straordinaria durata. Un evento storico che non si ripeterà fino al 2114.
Il 2 agosto 2027 è una data da segnare sul calendario. Quel giorno il cielo offrirà uno spettacolo raro e maestoso: l’eclissi solare totale più lunga del XXI secolo, un fenomeno già ribattezzato dagli esperti come “l’eclissi del secolo”. L’Italia, e in particolare il suo estremo Sud, sarà l’unico paese europeo da cui si potrà assistere nella sua interezza a questo evento astronomico unico.
Secondo gli studiosi, il momento clou avverrà a Luxor, in Egitto, dove l’oscurità calerà per 6 minuti e 23 secondiavvolgendo i templi faraonici in un’atmosfera senza tempo. Ma anche alcune aree italiane vivranno un’esperienza irripetibile, con il Sole oscurato completamente per diversi minuti.
Dove e quanto durerà l’eclissi in Italia
Il percorso dell’eclissi inizierà sull’Atlantico, poco distante dallo stretto di Gibilterra, e proseguirà attraverso il Nord Africa, passando da Marocco, Algeria, Tunisia e Libia, fino ad arrivare in Egitto, epicentro del fenomeno. Da lì avanzerà verso Arabia Saudita, Yemen e Somalia, per concludersi nell’Oceano Indiano.
L’Italia sarà l’unico stato europeo a rientrare nella zona di totalità, grazie alla sua posizione nel Mediterraneo. Secondo l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), le aree più fortunate saranno:
Lampedusa, che registrerà la durata massima in territorio italiano: 4 minuti e 48 secondi di oscurità totale tra le 11:45 e le 11:50.
Pantelleria, dove l’eclissi durerà 4 minuti e 34 secondi.
Siracusa, con una copertura totale di 3 minuti e 54 secondi.
Agrigento, che vivrà l’eclissi per 2 minuti e 48 secondi.
Alcune zone meridionali di Calabria e Puglia, dove la durata sarà inferiore ma comunque suggestiva.
In Italia, il fenomeno inizierà a metà mattina e raggiungerà il suo culmine poco prima di mezzogiorno. Dopo questa data, bisognerà attendere il 2114 per un evento simile nel nostro Paese: un motivo in più per non perderlo.
Come osservare in sicurezza l’eclissi
Guardare un’eclissi solare è un’esperienza affascinante ma anche rischiosa se non si adottano le giuste precauzioni. La NASA ricorda che osservare direttamente il Sole senza protezioni può causare danni permanenti alla vista.
Gli esperti consigliano:
Occhiali specifici per eclissi solari, con filtri certificati che bloccano i raggi ultravioletti.
Filtri solari regolati per telescopi, binocoli o fotocamere: senza protezioni adeguate, l’uso di questi strumenti può risultare pericoloso.
Metodi indiretti come il proiettore stenopeico, che permette di riprodurre l’immagine del Sole su una superficie e osservare la sequenza dell’eclissi senza rischi.
Non sono invece sicuri vetri oscurati, pellicole fotografiche, occhiali da sole o strumenti artigianali improvvisati: questi non garantiscono alcuna protezione reale.
L’attesa e il fascino di un evento irripetibile
Un’eclissi solare totale rappresenta sempre un momento speciale, capace di unire scienza e suggestione. Nel corso della storia, simili eventi hanno alimentato leggende, paure e riti religiosi. Oggi, invece, la scienza permette di prevederli con estrema precisione e di viverli come un’opportunità di conoscenza e meraviglia.
Per l’Italia, il 2 agosto 2027 sarà anche un’occasione turistica senza precedenti. Le città e le isole che rientrano nella fascia di totalità si stanno già preparando ad accogliere visitatori, studiosi e curiosi da tutto il mondo. Lampedusa e Pantelleria, in particolare, potrebbero trasformarsi in punti di riferimento internazionali per astronomi e appassionati di fenomeni celesti.
Il ricordo dell’ultima eclissi totale visibile nel nostro Paese è ormai lontano, e la prospettiva di dover attendere oltre un secolo per la prossima rende questo evento ancora più straordinario. Chi lo vivrà potrà dire di aver assistito a uno dei momenti astronomici più spettacolari della nostra epoca.
Un appuntamento che segnerà una generazione
L’eclissi del 2 agosto 2027 non sarà solo un evento astronomico, ma un momento destinato a segnare la memoria collettiva. Intere comunità del Sud Italia diventeranno punto di incontro per turisti, studiosi e appassionati, trasformando il fenomeno in un’occasione culturale e sociale oltre che scientifica.
Chi avrà la possibilità di vivere quei minuti di buio totale potrà raccontare di aver assistito a un evento irripetibile per oltre un secolo.






