In una cornice alpina dove i pini profumano e le cime si riflettono nelle valli, sorge una residenza che sembra rubata a una favola. Castel Savoia, con le sue torrette slanciate e l’aria principesca, domina la vallata di Gressoney offrendo scorci sul Monte Rosa e sul ghiacciaio del Lyskamm. Più che una fortezza medievale, è una dimora di fine Ottocento concepita come rifugio estivo e salotto culturale della Regina Margherita: una tappa imperdibile per chi visita la Valle d’Aosta.
L’origine del castello
La nascita del castello è legata alla passione che la regina Margherita di Savoia nutriva per la montagna. Amante dell’alpinismo e ospite abituale della famiglia Beck-Peccoz, la sovrana decise di avere una casa tutta sua nella valle del Lys. Tra il 1899 e il 1904 l’architetto di corte Emilio Stramucci realizzò il progetto che trasformò l’idea in una residenza elegante e unica nel suo genere. Dopo gli anni di villeggiatura reale, l’edificio passò a diversi proprietari fino all’acquisizione da parte della Regione Valle d’Aosta nel 1981, che ne ha permesso la fruizione pubblica.
Un’estetica da favola, frutto di stili diversi
Esternamente Castel Savoia si presenta con una facciata in pietra grigia locale e cinque torrette, ciascuna caratterizzata da un profilo diverso, che insieme danno all’edificio un aspetto scenografico e riconoscibile. Lo stile fonde elementi neogotici e motivi decorativi tipici dell’Art Nouveau, creando un effetto elegante ma leggero, perfettamente integrato nel paesaggio montano. I materiali e le finiture richiamano il gusto di fine Ottocento, mentre i decori alludono spesso alla casata sabauda, con simboli e riferimenti alla famiglia reale.
Gli interni del castello: soffitti, boiserie e arredi d’epoca
Entrando, si percepisce subito la cura artigianale degli arredi e delle decorazioni. Le pareti sono rivestite con tessuti dipinti, i soffitti a cassettoni e le boiserie mostrano intagli raffinati. Molte decorazioni portano il segno della regina: margherite stilizzate e il motto di famiglia ricorrono nelle stanze.

Tra i pezzi di maggior pregio si ricordano gli arredi originali, le tappezzerie e le opere dell’intagliatore Michele Dellera, insieme ai dipinti ornamentali su lino e seta firmati da Carlo Cussetti.
Il percorso di visita, stanza dopo stanza
La visita guidata attraversa tre livelli, dall’accogliente piano terra alle stanze private del piano nobile fino agli ambienti destinati agli ospiti in alto. Al piano terra si trovano i locali di rappresentanza: lo scenografico scalone in rovere intagliato conduce a sale da pranzo, salotti e alla veranda semicircolare con vista sulla valle. Al piano nobile, gli appartamenti reali raccontano la quotidianità della corte in villeggiatura: qui sono conservati gli spazi della Regina Margherita, del Re Umberto I e del giovane Umberto II, con fotografie e oggetti d’epoca che ricostruiscono le atmosfere dell’epoca. L’ultimo piano, riservato agli ospiti e ai gentiluomini, completa il quadro offrendo stanze che un tempo accolsero personalità come il poeta Giosuè Carducci.
La peculiare collocazione delle cucine del castello
Un dettaglio che colpisce i visitatori è la collocazione delle cucine: non all’interno dell’edificio principale, ma in una struttura separata. Le vivande venivano trasferite tramite una galleria sotterranea dotata di un piccolo binario, una soluzione ingegnosa per l’epoca che riduceva l’ingombro e l’eventuale rumore nelle sale di rappresentanza.
Il Giardino Botanico Alpino
Ai piedi del castello si estende il Giardino Botanico Alpino, nato nel 1990 su una superficie rocciosa di circa 1.000 metri quadrati. La collezione ospita specie alpine provenienti da diverse regioni del mondo: stelle alpine, genziane, sassifraghe, il giglio martagone e rododendri tipici. La visita al giardino è gratuita e rappresenta un’occasione unica per conoscere la flora alpina in un contesto paesaggistico straordinario, con il Monte Rosa a fare da sfondo.
La Passeggiata della Regina: il sentiero che unisce natura e storia
Dal castello parte la Passeggiata della Regina, un tracciato di circa 3 chilometri adatto a tutti che segue il percorso prediletto dalla sovrana. L’itinerario, segnalato come sentiero n°15, attraversa pinete e prati fino al Lago Gover, un piccolo specchio d’acqua vicino al centro di Gressoney che in inverno diventa una pista naturale per il pattinaggio. È un modo perfetto per completare la visita, immergendosi nel paesaggio che ispirò la residenza reale.
Quando si può visitare il castello?
Per organizzare la visita è importante sapere che gli orari cambiano con le stagioni. Da aprile a settembre il castello è aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00, mentre nella stagione fredda l’apertura è ripartita in mattina e pomeriggio, con chiusura il lunedì (salvo eccezioni estive e giorni festivi). Il castello rimane chiuso il 25 dicembre e il 1° gennaio; prima di partire è sempre consigliabile verificare eventuali aggiornamenti sul sito ufficiale.
Costi, agevolazioni e modalità di accesso
L’accesso agli ambienti interni è soggetto a biglietto: il prezzo intero è contenuto e prevede tariffe ridotte per gruppi numerosi, mentre l’ingresso è gratuito per i giovani fino a 25 anni e per i titolari di specifici abbonamenti museali. Le visite agli interni sono organizzate in gruppi guidati e partono a intervalli, con limite massimo per gruppo per garantire una fruizione di qualità. Il parco e il giardino botanico restano liberamente visitabili.
Come arrivare e dove lasciare l’auto
Castel Savoia si trova in località Belvedere a Gressoney-Saint-Jean. Chi arriva in auto può uscire dall’autostrada A5 a Pont-Saint-Martin e seguire la SR44 per la Valle del Lys fino a Gressoney; indicazioni portano quindi al parcheggio gratuito vicino al viale d’ingresso. Per chi preferisce camminare, è possibile raggiungere il castello dal centro del paese seguendo la Passeggiata della Regina: una camminata di circa 2,5 chilometri immersi nella natura.
Perché inserire il castello nel proprio itinerario
Castel Savoia non è soltanto un edificio da fotografie: è un luogo dove storia, natura e artigianato si incontrano. Offre la possibilità di vedere come si viveva in villeggiatura per una regina innamorata delle montagne, esplorare piante alpine rare e camminare su sentieri che conservano emozioni d’altri tempi. Che siate appassionati di architettura, botanica o semplicemente in cerca di un’uscita panoramica, questa residenza regale rappresenta una tappa memorabile della Valle d’Aosta.
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