Detroit, 12 novembre 2025 – Una vicenda di straordinaria umanità e prontezza d’intervento arriva dal Michigan, dove un giovane poliziotto ha assistito la nascita di una neonata sul ciglio della strada, trasformando un momento di panico in una storia a lieto fine. L’episodio, avvenuto il giorno 8 novembre nella periferia sud di Dearborn, ha visto protagonista il ventenne agente Mohamed Hachem, affiancato da suo fratello Joe, centralinista della centrale operativa, che ha guidato telefonicamente il parto.
Il parto improvvisato sul ciglio della strada
Durante un controllo stradale per eccesso di velocità, il caporale Hachem ha fermato un pick-up rosso con a bordo una donna in travaglio avanzato. La futura madre, seduta sul sedile posteriore, mostrava segni evidenti di difficoltà respiratoria e forte agitazione. Consapevole che il trasporto in ospedale non sarebbe stato possibile in tempo, il giovane poliziotto ha immediatamente contattato la centrale operativa per richiedere assistenza. Dall’altra parte della linea, con estrema lucidità, si è trovato a parlare con suo fratello Joe, il quale ha fornito istruzioni dettagliate e precise per gestire il parto in sicurezza.
Il centralinista ha guidato Mohamed passo dopo passo, spiegando come sostenere la testa del neonato e come procedere nelle fasi delicate della nascita. Grazie a questa collaborazione e al sangue freddo dell’agente, la bambina è venuta al mondo prima dell’arrivo dei soccorsi. I sanitari hanno poi trasportato madre e figlia in ospedale, dove entrambe hanno ricevuto le cure necessarie e sono state dimesse in ottime condizioni. Il capo della polizia ad interim Christopher Egan ha elogiato pubblicamente i due fratelli per la loro capacità di mantenere la calma e intervenire con efficacia in una situazione critica.
Giovane poliziotto e centralinista: un esempio di dedizione e professionalità
Questo episodio ha messo in luce non solo la prontezza del poliziotto Mohamed Hachem, al servizio della comunità a soli 20 anni, ma anche l’importanza della sinergia tra agenti sul campo e operatori della centrale. Le forze dell’ordine di Melvindale hanno sottolineato come la tempestività e il coordinamento abbiano fatto la differenza, permettendo di salvare sia la madre che la neonata, battezzata Galilea.
Nel contesto attuale, in cui emergono anche casi controversi legati a comportamenti poco etici di alcuni agenti (come l’indagine in corso su sette poliziotti a Milano accusati di falsificazioni), questa vicenda rappresenta un esempio positivo e concreto di come la professione di poliziotto possa manifestare alti valori umani e senso del dovere.
Body camera footage captures intense moments as Corporal Mohamed Hacham helped deliver a baby with his dispatcher brother coaching him through the process in Melvindale. https://t.co/PXMq5zgAzX pic.twitter.com/yUKdQJAH1v
— FOX 17 (@FOX17) November 10, 2025
Il ruolo fondamentale del centralinista nelle emergenze
La telefonata tra Mohamed e Joe è stata decisiva. Il centralinista, esperto nel gestire situazioni di emergenza, ha fornito indicazioni chiare e rassicuranti, permettendo al giovane agente di superare il panico iniziale e di agire con sicurezza. Questo caso evidenzia l’importanza di una formazione adeguata e di un supporto costante per il personale di polizia, soprattutto per chi opera in prima linea e si trova ad affrontare situazioni imprevedibili.
L’intervento di questi due fratelli ha trasformato quella che poteva essere una tragedia in un racconto di solidarietà e coraggio, dimostrando come la collaborazione tra poliziotti e operatori della centrale possa contribuire a salvare vite umane anche nelle circostanze più difficili.






