Ammettiamolo: quando ho sentito per la prima volta “pizza in friggitrice ad aria”, ho storto il naso. Da italiano, l’idea suonava quasi come un’eresia. Mi immaginavo una base secca, un condimento triste e un risultato a metà tra un cracker e una pizza surgelata mal riuscita. Poi, la curiosità ha preso il sopravvento. E se funzionasse davvero? E se questo elettrodomestico, ormai onnipresente nelle nostre cucine, nascondesse il segreto per una pizza passabile, veloce e senza dover accendere il forno a 250°C in piena estate? Ho deciso di provare. E il risultato, ve lo anticipo, non è per nulla scontato. Non stiamo parlando della pizza napoletana, sia chiaro, ma di qualcosa di diverso, di sorprendentemente buono che dovete assolutamente sapere come replicare (e quali errori evitare).
L’esperimento parte da una necessità: la voglia di pizza infrasettimanale, senza i tempi biblici di lievitazione e senza trasformare la cucina in una sauna. La friggitrice ad aria promette cotture rapide e croccanti. Ma può davvero gestire un impasto lievitato e un condimento umido come quello della pizza? La risposta è sì, ma a patto di seguire alcune regole fondamentali.
L’impasto giusto: il primo segreto per non fallire
Non tutti gli impasti sono adatti. Un impasto troppo idratato e appiccicoso sarebbe ingestibile nel cestello. La scelta migliore è un impasto semplice, non troppo umido, facile da maneggiare.
Ingredienti per 2 pizze (diametro circa 18-20 cm):
- Farina 00: 250 g
- Acqua tiepida: 140 ml
- Lievito di birra fresco: 5 g (o 2 g di quello secco)
- Olio extra vergine d’oliva: 1 cucchiaio
- Sale fino: 5 g
- Zucchero: un cucchiaino (aiuta la lievitazione e la doratura)
Procedimento per l’impasto:
- Sciogliete il lievito di birra e lo zucchero nell’acqua tiepida.
- In una ciotola capiente, versate la farina 00 e create una fontana. Al centro, versate l’acqua con il lievito e l’olio.
- Iniziate a impastare con una forchetta, incorporando la farina. Quando l’impasto inizia a formarsi, aggiungete il sale fino.
- Trasferite tutto su una spianatoia e lavorate energicamente per circa 10 minuti, fino a ottenere un panetto liscio ed elastico.
- Mettete il panetto in una ciotola leggermente unta d’olio, coprite con pellicola trasparente e lasciate lievitare in un luogo caldo per almeno 2-3 ore, o fino al raddoppio del volume.

La cottura in friggitrice ad aria: la tecnica in due fasi
Questo è il passaggio più importante e il vero segreto del successo. Cuocere la pizza tutta insieme, con base e condimento, porterebbe a un disastro: base cruda e mozzarella bruciata. La tecnica corretta prevede una doppia cottura.
Ricetta passo passo:
- Preriscalda la friggitrice ad aria: Imposta la tua friggitrice a 200°C e lasciala preriscaldare per circa 5 minuti. È un passaggio fondamentale per ottenere uno shock termico che renderà la base croccante.
- Stesura e prima cottura (la base):
- Dividi l’impasto lievitato in due panetti.
- Stendi il primo panetto su un pezzo di carta forno (che ti aiuterà a trasferirlo), dandogli una forma rotonda delle dimensioni del tuo cestello. Non farla troppo spessa, circa mezzo centimetro è l’ideale.
- Trasferisci il disco di pasta (con la sua carta forno) nel cestello caldo. Cuoci a 200°C per 5-6 minuti. L’obiettivo è “scottare” e precuocere la base.
- Condimento e seconda cottura (la farcitura):
- Estrai con cautela il cestello. La base della tua pizza sarà leggermente gonfia e pallida.
- Ora condisci velocemente: un paio di cucchiai di passata di pomodoro (non troppa, per non bagnare l’impasto!), un pizzico di sale e un filo d’olio.
- Reinserisci il cestello e cuoci per altri 3-4 minuti a 200°C.
- Estrai di nuovo e aggiungi la mozzarella fior di latte, ben strizzata e tagliata a pezzetti. Aggiungerla solo alla fine evita che si bruci e diventi gommosa.
- Ultima cottura: 2-3 minuti a 200°C, o finché la mozzarella non sarà perfettamente sciolta e filante.
Il risultato finale: com’è davvero?
Ed eccoci al momento della verità. La pizza sfornata dalla friggitrice ad aria è… sorprendente.
- Il bordo: È la parte più riuscita. Diventa incredibilmente croccante e dorato, quasi come un tarallo, grazie al flusso d’aria potentissimo.
- La base: Sotto è cotta e asciutta, non umida. La consistenza non è quella soffice e alveolata della pizza napoletana, ma ricorda più una pizza romana “scrocchiarella” o una pinsa. Molto piacevole.
- Il condimento: Rimane morbido e ben cotto, e la mozzarella, aggiunta alla fine, è filante al punto giusto.
Non è una pizza da pizzeria, e non vuole esserlo. È una categoria a sé: una pizza-focaccia super croccante, velocissima da cuocere, perfetta per una cena sfiziosa e informale. Il risultato è infinitamente superiore a quello di una pizza surgelata e il non dover usare il forno è un vantaggio enorme in termini di tempo e consumi. Un esperimento assolutamente promosso e che ripeterò spesso.






