Milano, 19 dicembre 2025 – Un fenomeno atmosferico di straordinaria rarità ha catturato l’attenzione degli appassionati di meteorologia e degli utenti dei social network in Italia e non solo. Un enorme anello di luce rossa è stato immortalato nel cielo sopra l’Italia centrale, suscitando stupore per la sua imponente bellezza e per le caratteristiche scientifiche che lo contraddistinguono.
Un’immagine unica: l’anello rosso dell’atmosfera
L’eccezionale scatto è opera del fotografo Valter Binotto, originario di Possagno, in provincia di Treviso, che dal 2017 si dedica alla fotografia degli eventi luminosi transitori (TLE), fenomeni atmosferici estremamente rapidi e difficili da catturare. L’immagine ritrae un anello di luce rossa con un diametro stimato di circa 360 chilometri e un’altezza tra i 90 e i 100 chilometri, generato da un potente fulmine caduto sul mare Adriatico, in prossimità della provincia di Ancona, il 26 novembre scorso.
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Il fenomeno ripreso è un esempio di ELVES (Emission of Light and Very Low Frequency perturbations due to Electromagnetic Pulse Sources), un evento luminoso transitorio che si manifesta nella ionosfera a circa 100 chilometri d’altezza. L’anello rossa è causato dall’impulso elettromagnetico prodotto da un fulmine particolarmente intenso, che in questo caso ha raggiunto una corrente di circa 410 kiloampere, quasi dieci volte superiore a quella di un fulmine normale. La durata di questo lampo è stata di circa un millisecondo.
I “tentacoli” luminosi: gli sprite
Al centro dell’anello rosso, la foto mostra anche la presenza di sprite, o “spiritelli”, che sono scariche elettriche effimere che si sviluppano nella mesosfera, ad altitudini comprese tra i 48 e gli 88 chilometri. Questa combinazione di ELVES e sprite è particolarmente rara e rappresenta un prezioso contributo alla documentazione scientifica di questi fenomeni atmosferici.
Binotto ha realizzato lo scatto da una distanza di oltre 280 chilometri, sfruttando una videocamera ad altissima sensibilità (51.200 ISO) e una tecnologia in grado di registrare immagini in 4K, che permette di isolare i fotogrammi esatti del fenomeno, durato pochi millisecondi. Il risultato è una fotografia che, per definizione e qualità, è considerata una delle migliori mai ottenute da terra su questi eventi.
Gli ELVES, scoperti per la prima volta nel 1990 dagli astronauti dello Space Shuttle, rappresentano un affascinante fenomeno legato alle scariche di fulmini atmosferici particolarmente potenti, e la loro osservazione contribuisce a una migliore comprensione della complessa dinamica elettrica dell’atmosfera terrestre.





