Ricaricare lo smartphone di notte, lasciandolo acceso e collegato alla presa elettrica sul comodino, è una pratica diffusissima. Molti lo fanno per comodità, per avere la batteria al 100% al mattino. Tuttavia, diversi esperti e studi segnalano che questa abitudine non è priva di conseguenze: può incidere sia sulla salute, per l’esposizione prolungata a onde elettromagnetiche e luce artificiale, sia sulla sicurezza domestica, a causa di rischi tecnici legati ai caricabatterie e al surriscaldamento.
Rischi per la salute: onde elettromagnetiche e qualità del sonno
Gli smartphone emettono onde elettromagnetiche a radiofrequenza ogni volta che sono connessi a internet o ricevono segnali. Anche se i livelli sono considerati sicuri dalle autorità sanitarie, l’esposizione prolungata a distanza ravvicinata, come accade dormendo con il telefono sul comodino, solleva da anni discussioni nel mondo scientifico.
A questo si aggiunge l’impatto sulla qualità del sonno. La luce blu emessa dallo schermo — soprattutto se si controlla il telefono prima di addormentarsi — può ridurre la produzione di melatonina, l’ormone che regola il ciclo sonno-veglia. Inoltre, notifiche, vibrazioni e suoni notturni possono provocare microrisvegli, riducendo la profondità del riposo e causando stanchezza cronica.
Rischi per la sicurezza: surriscaldamento e incendi domestici
Un altro problema riguarda la sicurezza domestica. Ricaricare il telefono tutta la notte, specie se con cavi o caricabatterie non originali, aumenta il rischio di surriscaldamento. In rari casi, documentati dalla cronaca, ciò può portare a incendi domestici o danni gravi agli apparecchi.
Il pericolo cresce se il telefono viene lasciato a contatto con materiali infiammabili — ad esempio sotto il cuscino o troppo vicino a lenzuola e tende. Anche le prese multiple sovraccaricate o i dispositivi di scarsa qualità possono diventare fonti di corto circuito.
Le aziende produttrici consigliano di:
usare sempre caricabatterie certificati;
evitare di coprire il telefono durante la ricarica;
non lasciare il dispositivo su superfici che trattengono calore, come cuscini o materassi.
Impatto sulla batteria: durata ridotta nel tempo
Oltre a salute e sicurezza, c’è un terzo aspetto da considerare: la durata della batteria. Gli smartphone moderni sono dotati di sistemi che interrompono automaticamente la carica al 100%, ma tenerli collegati per molte ore comporta cicli di micro-ricarica che, a lungo andare, possono stressare la batteria al litio.
Il risultato? Una riduzione dell’autonomia complessiva dopo mesi o anni, con la necessità di sostituire la batteria o addirittura l’intero dispositivo. Per questo gli esperti consigliano di mantenere la carica tra il 20% e l’80% e di non lasciare il telefono in carica per troppe ore consecutive.
Come ridurre i rischi senza rinunciare alla comodità
Chi non vuole rinunciare alla comodità di avere il telefono carico al mattino può adottare alcuni accorgimenti:
posizionare il caricatore lontano dal letto, almeno a un metro di distanza;
attivare la modalità aereo durante la notte per ridurre le emissioni elettromagnetiche;
utilizzare prese elettriche di qualità e mai sovraccaricate;
preferire la ricarica serale, prima di dormire, evitando di lasciare il telefono collegato per 7-8 ore consecutive.
Conclusione
Ricaricare lo smartphone di notte sul comodino non è di per sé illegale o proibito, ma presenta rischi concreti per la salute, per la sicurezza e per la durata del dispositivo. Basta qualche piccolo accorgimento per ridurre i pericoli e continuare a usare il telefono in modo più sicuro e responsabile.






