Dormire in coppia è più complicato di quanto possa sembrare. La scena è più comune di quanto si pensi, e sarà capitata a chiunque almeno una volta nella vita: una coppia, un unico piumone e bisogni completamente diversi. C’è chi boccheggia per il caldo e chi, al contrario, rabbrividisce. Nel silenzio notturno si consumano piccole tensioni fatte di coperte contese e continui risvegli. A rimetterci è la qualità del sonno e, con il tempo, anche l’armonia di coppia. Per fortuna, però, esistono delle soluzioni semplici da mettere in pratica per evitare di passare la notte in bianco. Ecco tutto ciò che c’è da sapere a riguardo.
Dormire in coppia: la soluzione nordica che spopola online
A proporre un rimedio tanto semplice quanto inatteso è il cosiddetto “metodo scandinavo del sonno”, che negli ultimi tempi ha conquistato i social. Il principio è chiaro: condividere il letto, ma non la coperta. Ognuno dorme con il proprio piumone, mantenendo la vicinanza fisica senza rinunciare al comfort personale. Nei Paesi del Nord Europa è una consuetudine da anni, pensata per ridurre le interferenze notturne più comuni.

Riposo su misura e meno disturbi notturni
Anche se mancano ricerche scientifiche che confrontino in modo diretto l’uso di una coperta rispetto a due, il metodo si basa su concetti ben noti legati al buon riposo. La regolazione della temperatura corporea cambia da individuo a individuo e dipende da numerosi fattori, come metabolismo, ormoni e abitudini. Avere due coperte consente a ciascuno di creare un ambiente termico più adatto alle proprie esigenze. Il vantaggio si estende anche a chi dorme in modo leggero o soffre di insonnia: meno movimenti trasmessi, meno interruzioni e niente più battaglie notturne per il piumone. Non è privo di piccoli svantaggi pratici, ma per molte coppie rappresenta una soluzione accessibile e, soprattutto, efficace. E se anche tu hai problemi di sonno quando dormi con un’altra persona non ti resta che provare.
