È una scena che si ripete puntualmente, soprattutto durante le feste: dopo un pranzo abbondante – come sicruamente sarà stato per tutti noi quello di Natale – ci sentiamo pieni, quasi al limite, eppure, quando compare il dolce, quel senso di sazietà sembra improvvisamente attenuarsi. Come se nello stomaco si aprisse, all’improvviso, un piccolo spazio inatteso. Non è un’illusione, ma il risultato di un complesso dialogo tra corpo, cervello ed emozioni. E gli esperti hanno finalmente trovato la soluzione al mistero: ecco tutto ciò che c’è da sapere a riguardo.
Perché c’è sempre spazio per il dolce? Ecco la spiegazione
Contrariamente a quanto si possa pensare, lo stomaco non è un contenitore rigido. Si tratta, infatti, di un organo elastico, capace di dilatarsi grazie a un meccanismo noto come “accomodamento gastrico”. I piatti principali, spesso ricchi e strutturati, lo mettono maggiormente sotto sforzo. I dolci, invece, sono generalmente più morbidi e richiedono una digestione meccanica meno impegnativa. Questo consente allo stomaco di rilassarsi ulteriormente, creando spazio senza aumentare in modo significativo la sensazione di pienezza.

Il ruolo del cervello tra piacere e ormoni
Non è tutto qui: la vera spinta, infatti, arriva dal cervello. Esiste una forma di appetito che va oltre il fabbisogno energetico: la fame edonica. I dessert attivano i circuiti della ricompensa, stimolando il rilascio di dopamina e rendendo il desiderio di dolce più forte dei segnali di sazietà. A questo si aggiunge la cosiddetta “sazietà sensoriale specifica”: dopo aver consumato a lungo cibi salati o caldi, il passaggio a sapori dolci e consistenze diverse riaccende l’interesse.
Infine, i segnali ormonali che comunicano al cervello che siamo pieni richiedono tempo per stabilizzarsi, anche fino a 40 minuti. Il dolce, spesso, arriva prima. Ed è così che, nonostante tutto, quel famoso “posticino” sembra sempre esserci, anche quando la quantità di cibo ingerita sembra abbastanza.






