Nel mondo dell’arredamento moderno ogni centimetro ha un valore preciso. Le abitazioni diventano più compatte, la vita quotidiana richiede funzionalità e ordine, e anche l’interior design si è adeguato. Gli spazi vengono progettati per essere versatili e facili da vivere, senza elementi che rubano volume e interrompono la fluidità. Eppure, nelle case italiane, continua a resistere un arredo che secondo un numero crescente di esperti oggi rappresenta più un ostacolo che una risorsa.
Il mobile che non convince più i designer
Si tratta della chaise longue, considerata a lungo un pezzo elegante, raffinato, quasi simbolo di un certo stile di vita. Negli anni è stata proposta come icona di relax e ricercatezza, spesso posizionata accanto a una finestra luminosa o a una libreria. Ma la realtà, spiegano i designer, è diversa: questo arredo diventa quasi sempre un “tappo visivo”, spezza l’armonia della stanza e finisce col trasformarsi in un ingombro.

Non è raro che la chaise longue diventi solo un appoggio per vestiti, cuscini o oggetti lasciati al volo, perdendo qualsiasi utilità reale. Con l’avvento dei divani componibili e delle poltrone ergonomiche, la sua funzione si è svuotata. Se un tempo rappresentava un’idea romantica di relax domestico, oggi appare superflua e fuori contesto. Gli interior designer sottolineano come la questione non sia solo estetica ma anche pratica: in spazi piccoli, occupa un’area preziosa che potrebbe essere sfruttata meglio; in ambienti più grandi, appesantisce la disposizione e ostacola la sensazione di ampiezza.
Alternative più utili per spazi moderni
Molti progettisti suggeriscono di sostituire la chaise longue con arredi più funzionali e adattabili. In un soggiorno compatto, al suo posto può trovare spazio una madia contenitiva, utile per riporre oggetti e liberare l’ambiente dal disordine. Un tavolino multifunzione o una pianta da interno alta e scenografica possono invece regalare verticalità e freschezza. Nei salotti più ampi, eliminare la chaise longue consente di alleggerire l’impatto visivo, liberando aria e favorendo una disposizione più equilibrata. L’arredamento, spiegano i designer, deve rispondere alla vita reale delle persone, non a un concetto estetico astratto.
La chaise longue resta un’icona del design del Novecento, amata da collezionisti e appassionati, ma nelle case di oggi ha perso il suo posto. La tendenza è chiara: meglio puntare su arredi che si usano davvero, che migliorano la fruibilità degli spazi e che sanno adattarsi a più esigenze. In un’epoca in cui le abitazioni diventano sempre più piccole e multifunzionali, tenere un arredo ingombrante e poco sfruttato non ha più senso.






