In un’epoca in cui la scelta di una destinazione di viaggio è influenzata da fattori come clima, attrazioni e budget, cresce l’attenzione verso un aspetto spesso decisivo: la sicurezza. Un’analisi condotta dal tour operator Riviera Travel ha individuato le città europee dove il rischio di criminalità è più basso, stilando una classifica che mescola dati sull’andamento dei reati negli ultimi cinque anni e sul livello attuale di sicurezza. Il risultato è un indice che incorona Dubrovnik, in Croazia, come la meta urbana più sicura del continente, seguita da una sorprendente Tallinn e dalla sempre più apprezzata Varsavia. Nessuna città italiana è riuscita a entrare nella top ten.
Dubrovnik, la “Perla dell’Adriatico” in vetta alla classifica
Con un punteggio di sicurezza complessivo pari a 44,1, Dubrovnik si conferma non solo come una delle località turistiche più iconiche della Croazia, ma anche come un modello di vivibilità e tutela per residenti e visitatori. Il suo centro storico, patrimonio mondiale Unesco, custodisce mura medievali perfettamente conservate, vicoli lastricati e un’architettura che racconta secoli di storia.
Nonostante sia diventata negli ultimi anni un punto di riferimento per eventi, festival e crociere, la città mantiene tassi di criminalità estremamente bassi. Passeggiare di notte lungo le strade illuminate del centro è considerato sicuro anche in solitaria. Un elemento chiave è il forte senso di comunità, che ha contribuito a creare un ambiente accogliente per chi arriva da fuori. I reati violenti sono rari, mentre le uniche attenzioni necessarie riguardano piccoli episodi come borseggi e truffe turistiche.

Tallinn e Varsavia: la sicurezza nel cuore del Nord e dell’Est
Al secondo posto, con un punteggio di 55,8, Tallinn offre una combinazione di efficienza nordica e fascino medievale. La capitale dell’Estonia è famosa per la sua Città Vecchia, anch’essa protetta dall’Unesco, e per un sistema urbano che integra tecnologia e servizi pubblici avanzati. La diffusione dell’inglese, soprattutto tra chi lavora nel turismo, e iniziative come il servizio taxi “Donne per le donne” aumentano la percezione di sicurezza. L’e-government e un trasporto pubblico puntuale rendono più agevole muoversi anche per chi visita la città per la prima volta.
Al terzo posto si piazza Varsavia, capitale della Polonia, che ottiene un punteggio di 60,2. La ricostruzione post-bellica ha dato vita a quartieri ordinati e spazi pubblici luminosi, sorvegliati da una polizia presente e visibile. Nonostante un lieve aumento della criminalità negli ultimi anni, il livello resta basso. La crescita economica e la riduzione della disoccupazione hanno contribuito a consolidare questo scenario, trasformando Varsavia in una meta sempre più attrattiva per il turismo europeo.

Praga, Cracovia e Amsterdam: sicurezza tra storia e modernità
In quarta posizione, con un punteggio di 60,9, Praga continua a sedurre con le sue “cento guglie” e la capacità di coniugare turismo e sicurezza. La capitale ceca dispone di un sistema di sorveglianza capillare e di forze dell’ordine pronte a intervenire su reati minori come i borseggi. La stabilità sociale e l’attenzione alla qualità degli spazi urbani completano il quadro di una città ideale per una vacanza senza preoccupazioni.
Quinta classificata, Cracovia (64,3) dimostra come una gestione attenta delle aree turistiche possa ridurre i rischi per i visitatori. L’alta concentrazione di agenti di polizia nelle zone centrali, unite alla vivacità della Città Vecchia, creano un contesto rassicurante anche di sera. Il trasporto pubblico, sicuro e ben collegato, è un ulteriore punto di forza.
Chiude la top six Amsterdam, che ha costruito la propria reputazione non solo su canali e musei, ma anche su un approccio sociale improntato alla tolleranza e alla fiducia reciproca. La popolazione olandese ha un alto livello di fiducia nelle forze dell’ordine, il che spinge cittadini e turisti a denunciare con facilità eventuali reati, scoraggiando ulteriormente la criminalità. La politica “vivi e lascia vivere”, che regola anche attività come il lavoro sessuale e l’uso di cannabis, ha contribuito a contenere i conflitti e a rafforzare la percezione di una città sicura.

Perché l’Italia è fuori dalla top ten
L’assenza dell’Italia dalla classifica delle città europee più sicure non è un caso isolato, ma riflette alcuni indicatori statistici emersi negli ultimi anni. Secondo i più recenti dati di sicurezza urbana, diverse città italiane presentano livelli di microcriminalità superiori alla media europea, soprattutto nelle aree turistiche a forte afflusso di visitatori. Episodi di borseggi, truffe ai danni dei turisti e furti nei mezzi pubblici, pur non configurandosi come reati violenti, incidono negativamente sull’indice di percezione della sicurezza.
A questo si aggiungono alcune criticità legate alla gestione degli spazi pubblici e alla presenza disomogenea di sistemi di sorveglianza urbana. In molte città storiche, il tessuto urbanistico complesso e i vicoli stretti rendono più difficile un controllo capillare, mentre in altre la scarsa illuminazione di alcune zone periferiche alimenta la sensazione di insicurezza.
Un ulteriore fattore è la metodologia di valutazione adottata dall’indice di Riviera Travel, che prende in considerazione non solo il livello di criminalità attuale, ma anche la variazione registrata negli ultimi cinque anni. Alcune città italiane, pur essendo sicure in termini assoluti, hanno visto un incremento statistico dei reati segnalati, elemento che le ha penalizzate nella graduatoria finale.
Viaggiare sicuri in Europa: un obiettivo possibile
L’analisi mette in evidenza come la sicurezza non sia un fattore casuale, ma il frutto di strategie urbane, investimenti in servizi pubblici e un equilibrio tra accoglienza turistica e tutela dei residenti. Dalla forte coesione sociale di Dubrovnik all’efficienza digitale di Tallinn, fino alle capitali dell’Est che hanno trasformato il loro volto negli ultimi decenni, le città più sicure d’Europa offrono un modello replicabile per chi punta a migliorare la vivibilità urbana.
Sebbene il rischio zero non esista e anche in queste destinazioni possano verificarsi episodi spiacevoli, la possibilità di esplorare luoghi ricchi di storia, cultura e paesaggi senza particolari timori rappresenta un valore aggiunto per i viaggiatori. Per chi pianifica il prossimo itinerario, conoscere quali città hanno saputo mantenere un basso livello di criminalità può essere il primo passo per vivere un’esperienza serena e autentica.






