Molti italiani con disabilità o familiari caregiver si chiedono se, grazie alla legge 104, siano esonerati dal pagamento del canone Rai. Le regole ufficiali, però, raccontano una realtà diversa e piena di sfumature.
Il canone Rai, conosciuto anche come canone televisivo, è un’imposta annuale che ogni nucleo familiare deve versare se in casa è presente almeno un televisore. Non conta se la TV viene utilizzata solo per guardare contenuti in streaming o se non si seguono mai i canali Rai: ciò che rileva è il possesso dell’apparecchio.
Dal 2016 il pagamento è stato semplificato e allo stesso tempo reso più difficile da evadere. Infatti, la tassa è inserita direttamente nella bolletta elettrica dell’abitazione di residenza. In questo modo il legislatore ha collegato la detenzione di un apparecchio TV alla fornitura di energia elettrica.
L’importo attuale del canone è pari a 90 euro l’anno, suddiviso in dieci rate da gennaio a ottobre. Una cifra non irrilevante per le famiglie a basso reddito, che ha reso negli anni ancora più acceso il dibattito sulle possibili categorie esenti.
Che cos’è la legge 104 e quali agevolazioni prevede
La legge 104 del 1992 rappresenta un pilastro fondamentale per l’assistenza, l’integrazione e i diritti delle persone con disabilità. Oltre a sancire principi di inclusione sociale, riconosce agevolazioni concrete sia ai disabili sia ai loro familiari.
Tra i benefici più rilevanti ci sono:
i permessi retribuiti fino a tre giorni al mese per lavoratori disabili e caregiver;
il congedo straordinario fino a due anni per chi assiste un familiare;
il divieto di adibire i disabili al lavoro notturno;
agevolazioni fiscali, come l’Iva ridotta al 4% sull’acquisto di veicoli destinati al trasporto dei disabili o di ausili tecnologici.
Questi strumenti hanno l’obiettivo di favorire l’autonomia e la partecipazione sociale delle persone con disabilità, riducendo le barriere che ancora oggi ostacolano la loro vita quotidiana.
Canone Rai e legge 104: esenzione automatica?
Una delle domande più frequenti è: chi ha la legge 104 deve pagare il canone Rai? La risposta è sì, nella maggior parte dei casi.
Il semplice fatto di essere beneficiari della legge 104 non garantisce l’esonero dal pagamento del canone televisivo. Le norme attualmente in vigore prevedono esenzioni specifiche solo per:
gli over 75 con redditi molto bassi;
i militari italiani e quelli stranieri della NATO;
diplomatici e consoli;
chi dichiara di non possedere alcun televisore.
Per le persone disabili con legge 104, dunque, non esiste un’esenzione automatica.
Quando scatta l’esenzione per i disabili
L’unico caso in cui i beneficiari della 104 possono evitare il pagamento riguarda i disabili ricoverati in una casa di riposo, a patto che non abbiano un televisore presso la propria residenza.
Se, infatti, il disabile è titolare di un contratto di fornitura elettrica nella propria abitazione e possiede un apparecchio televisivo, il pagamento rimane obbligatorio. Anche in caso di invalidità al 100%.
Questa regola dimostra come il canone Rai sia un’imposta sul possesso, indipendente dal reddito, dal grado di invalidità o dalle condizioni di salute.
La dichiarazione sostitutiva: come ottenere l’esonero
Chi non possiede un televisore, a prescindere dalla legge 104, deve dimostrarlo presentando una dichiarazione sostitutiva all’Agenzia delle Entrate.
Questa dichiarazione, che può essere trasmessa online o tramite un intermediario abilitato, serve a certificare l’assenza di apparecchi TV in tutte le abitazioni intestate all’utente.
In assenza della dichiarazione, il canone viene comunque addebitato automaticamente in bolletta. Questo significa che anche un disabile con 104, ricoverato in una casa di riposo ma formalmente residente in un’abitazione con contratto elettrico, sarà tenuto a pagare il canone se non presenta l’autocertificazione.
Una misura ancora lontana dall’equità
Molti esperti e associazioni di categoria hanno sottolineato come il canone Rai non tenga conto delle fragilità sociali. Nonostante la legge 104 riconosca diritti e agevolazioni in numerosi ambiti, il legislatore non ha mai previsto una vera esenzione per i disabili sul fronte del canone.
Questo crea una discrepanza: da un lato si riconosce la necessità di alleggerire il peso fiscale sulle famiglie che si prendono cura di persone non autosufficienti, dall’altro si mantiene un’imposta che, seppur modesta, pesa soprattutto sui redditi bassi.
Conclusione: cosa devono sapere i beneficiari della legge 104
In sintesi, chi usufruisce della legge 104 deve continuare a pagare il canone Rai, salvo nei casi specifici di ricovero in casa di riposo senza TV. L’esenzione non è automatica e richiede la presentazione della dichiarazione sostitutiva.
La questione resta controversa. Molti ritengono che sarebbe giusto estendere l’esonero almeno a chi ha un’invalidità grave e documentata. Per ora, però, la normativa non prevede questa possibilità.
Per i beneficiari della legge 104 e i loro familiari è quindi fondamentale controllare la propria situazione e, se in possesso dei requisiti, presentare la documentazione all’Agenzia delle Entrate per non pagare ingiustamente.
Una maggiore chiarezza normativa e un ampliamento delle esenzioni potrebbero in futuro rappresentare un segnale concreto di attenzione verso chi vive quotidianamente le difficoltà legate alla disabilità.






