Roma, 6 ottobre 2025 – La Chiesa ricorda oggi San Bruno, fondatore dell’ordine certosino. Nato a Colonia nell’XI secolo, abbandonò carriera accademica e prestigio ecclesiastico per ritirarsi in una vita di eremitaggio e contemplazione. La sua scelta non fu un isolamento sterile: il silenzio certosino diventò un atto radicale contro il frastuono del potere e le dispute del tempo.
Fondando l’ordine dei Certosini, San Bruno tracciò una via ascetica che ancora oggi sorprende per la sua attualità. In un mondo dominato da rumore, distrazioni e sovraccarico di parole, la sua figura richiama l’idea che la solitudine possa essere resistenza e che il silenzio sia, a volte, la forma più autentica di comunicazione.
1973: la guerra del Kippur cambia il Medio Oriente
Il 6 ottobre 1973 scoppiava la guerra del Kippur. In un giorno sacro per il popolo ebraico, Egitto e Siria lanciarono un attacco a sorpresa contro Israele. Le prime ore furono drammatiche: le difese israeliane furono travolte. Poi Tel Aviv reagì con forza, innescando settimane di scontri durissimi.
Quella guerra non fu soltanto un episodio militare, ma un evento che ridisegnò la geopolitica del Medio Oriente. Da essa nacquero tensioni che ancora oggi pesano: l’uso del petrolio come arma geopolitica, le prime crepe nell’idea di sicurezza energetica dell’Occidente, le fragili mediazioni internazionali che segnarono i decenni successivi.
Il conflitto lasciò cicatrici profonde: da un lato Israele consolidò la sua forza militare, dall’altro il mondo arabo rafforzò la consapevolezza di avere in mano leve economiche decisive. Una lezione che continua a influenzare le crisi attuali della regione.

1981: l’assassinio di Anwar Sadat
Otto anni dopo, il 6 ottobre 1981, il mondo fu scosso da un’altra tragedia. Durante la parata militare al Cairo, il presidente egiziano Anwar Sadat venne assassinato da fondamentalisti islamici.
Sadat era stato protagonista degli Accordi di Camp David del 1978, firmati con Menachem Begin sotto la mediazione di Jimmy Carter. Una stretta di mano che gli valse il Premio Nobel per la Pace, ma che gli costò la vita: per i suoi oppositori aveva “tradito” l’Egitto riconoscendo Israele.
Le immagini del suo assassinio fecero il giro del mondo, mostrando in diretta la fragilità di una pace appena conquistata. Sadat rimane ancora oggi una figura divisiva: statista coraggioso per alcuni, traditore per altri. La sua morte aprì una fase complessa per l’Egitto e per tutto il Medio Oriente, segnando il fallimento di un equilibrio che appariva già instabile.
I nati oggi: dalla tv al grande schermo
Il 6 ottobre è anche un giorno di compleanni noti. Elisabetta Gregoraci, nata nel 1980, è da anni volto televisivo amato e discusso. La sua carriera l’ha resa una presenza costante nel panorama dello spettacolo italiano.
Oltre confine, il 1973 ha dato i natali all’attore gallese Ioan Gruffudd, interprete versatile capace di passare da ruoli epici come in Titanic alle saghe avventurose di Hollywood, fino a serie tv di successo internazionale.
Un giorno che intreccia silenzio e sangue
Il 6 ottobre è una data che tiene insieme mondi opposti. Il silenzio di un monaco certosino, l’eco dei carri armati nel deserto mediorientale, il sangue versato in una parata militare. Spiritualità e violenza, solitudine e memoria collettiva.
In questa giornata, passato e presente si incontrano per ricordare come la storia sappia essere al tempo stesso contemplazione e conflitto. Il 6 ottobre non è mai soltanto un numero sul calendario: è una lezione di fragilità e di resistenza.






