Il 30 ottobre la Chiesa ricorda San Germano di Capua, vescovo del VI secolo, figura di pace in tempi di guerra. Nato in Campania, fu consigliere di re e di papi, ma soprattutto uomo di popolo. Si racconta che donasse ogni suo bene ai poveri, tanto che le cronache lo definiscono “l’amico dei senza voce”. Durante le invasioni barbariche scelse di restare accanto alla sua gente, rifiutando rifugi sicuri per condividere la sorte dei più deboli. La sua eredità è quella della carità attiva, non delle parole: una lezione antica, ma ancora urgente.
Fatti storici – Dal panico in radio all’apocalisse nucleare
30 ottobre 1938. Gli Stati Uniti vivono una notte di terrore. Alla radio, una voce calma ma inquietante annuncia che i marziani stanno invadendo la Terra. È Orson Welles, 23 anni appena, che interpreta in diretta “La guerra dei mondi” di H.G. Wells.
In pochi minuti, milioni di americani credono davvero che l’invasione sia reale. Alcuni fuggono, altri si barricano in casa. Il panico dilaga. È il primo grande caso di fake news di massa, ma anche la prova del potere dei media: la voce può essere più forte dei fatti. Welles diventerà un genio del cinema, ma quella notte gli insegnerà quanto sia sottile il confine tra arte e manipolazione.
Ventitré anni dopo, un’altra esplosione — reale, questa volta — scuote il mondo.
30 ottobre 1961. L’Unione Sovietica fa detonare la Bomba Zar, il più potente ordigno nucleare mai costruito: 50 megatoni di potenza, l’equivalente di oltre 3.000 bombe di Hiroshima. Il fungo atomico si alza per 60 chilometri, visibile a mille di distanza. È il simbolo della Guerra Fredda al suo apice, ma anche il promemoria della follia umana: un mondo che gioca con la propria fine per dimostrare chi comanda.
In quel boato, il pianeta capisce di essere diventato troppo piccolo per la paura.

Compleanni VIP – Maradona e Ivanka, due facce del potere
30 ottobre 1960. A Lanús, periferia di Buenos Aires, nasce Diego Armando Maradona. Non un calciatore: un fenomeno, una religione, una contraddizione vivente. Figlio della povertà, re del pallone, capace di accendere e distruggere tutto ciò che toccava.
Per Napoli, resta un dio laico. Per l’Argentina, un mito eterno.
“Ho sbagliato e pagato, ma con la palla ai piedi non ho tradito mai”, disse.
Maradona è il 30 ottobre: esplosivo, geniale, irripetibile.
Nello stesso giorno, ma ventun anni dopo, nasce Ivanka Trump. Figlia d’arte e di potere, simbolo dell’America dei grattacieli e dei contratti. Manager, influencer, consigliera politica, erede di un impero e di un cognome che divide il mondo. Se Maradona incarnava la passione popolare, Ivanka rappresenta l’ordine lucido del potere economico. Due storie opposte, ma entrambe scolpite nel marmo della visibilità.
Buongiorno, 30 ottobre – Quando il mondo trema
Il 30 ottobre è una data che vibra di eccessi. È il giorno in cui la parola ha fatto tremare le case, in cui una bomba ha sfiorato la fine del mondo, in cui un uomo ha fatto piangere e sognare milioni di persone.
Dalla carità di San Germano alla voce di Welles, dalla Bomba Zar alla mano de Dios, tutto in questa giornata parla di potere: quello di credere, di creare, di distruggere.
Il messaggio è chiaro: la paura e la forza camminano insieme, ma solo il talento — quello autentico, umano, imperfetto — può trasformarle in storia.
Buongiorno ALA. Oggi il mondo non si ferma: vibra, esplode, e poi, come Maradona, risorge.






