Il 28 settembre ci porta in viaggio tra santi, conquiste, scoperte scientifiche e leggende del jazz. Una data che intreccia memoria religiosa, svolte epocali e anniversari che hanno lasciato segni indelebili nella cultura mondiale.
San Venceslao, il duca martire
Il santo del giorno è Venceslao, duca di Boemia, ucciso nel 935 e poi elevato a simbolo nazionale. La sua figura attraversa secoli e confini: non solo protettore della Repubblica Ceca, ma anche icona musicale, celebrata nel canto natalizio inglese Good King Wenceslas. Un esempio di fede intrecciata alla politica, con l’aura del martirio che ancora oggi lo rende punto di riferimento per chi cerca unità e identità.

1066 e 1928: due svolte per l’umanità
Il 28 settembre 1066 Guglielmo il Conquistatore sbarcava in Inghilterra, preludio alla battaglia di Hastings e a una rivoluzione politica e culturale che avrebbe ridisegnato l’Europa medievale. Da quel momento, l’isola entrò in un’epoca nuova, segnata dall’impronta normanna.
Saltiamo avanti di quasi nove secoli: nel 1928, Alexander Fleming scopriva casualmente la penicillina. Un’infezione dimenticata in laboratorio diventava la base della medicina moderna. Da quel giorno, milioni di vite sarebbero state salvate, aprendo la strada all’era degli antibiotici. Un evento che ricorda quanto spesso il caso sappia cambiare il corso della storia.
Le luci del cinema
Oggi compiono gli anni due volti che hanno segnato cinema e televisione. Naomi Watts, classe 1968, attrice capace di spaziare dal thriller al dramma, con interpretazioni intense e mai banali. Hilary Duff, nata nel 1987, da icona Disney a popstar, fino a interprete adulta che non ha mai perso contatto con il suo pubblico. Due carriere diverse, due modi di stare sulla scena, entrambe legate da una capacità rara: trasformarsi restando credibili.
L’addio a Miles Davis
Il 28 settembre 1991 il mondo perdeva Miles Davis, il genio della tromba che ha rivoluzionato il jazz. Dal bebop al cool, dal modal al fusion, ha bruciato ogni confine sonoro. “Non temere gli errori, non ce ne sono”, amava ripetere. E quella frase rimane scolpita come manifesto della sua arte: una musica che non conosceva barriere, solo evoluzione.
Il 28 settembre è dunque un giorno che ricorda la forza delle svolte: quelle dei santi, dei re, degli scienziati e degli artisti. Ognuno, a modo suo, ha cambiato il mondo.






