Il 27 settembre la Chiesa ricorda San Vincenzo de’ Paoli, il sacerdote francese che ha cambiato per sempre il rapporto tra fede e carità. Fondatore delle Missioni e delle Figlie della Carità, il santo del Seicento è stato chiamato “il padre dei poveri”. La sua opera, fatta di assistenza concreta e organizzazione moderna, ha anticipato quello che oggi definiremmo welfare. Non solo beneficenza, ma un sistema capace di dare dignità a chi viveva ai margini. Una lezione che resta attualissima, soprattutto in un tempo segnato dalle disuguaglianze crescenti.
1825: la locomotiva che cambiò il mondo
Nel 1825 l’Inghilterra inaugura la prima ferrovia pubblica, la Stockton-Darlington. Un tratto di appena 40 chilometri, ma sufficiente a cambiare la storia. Non era solo trasporto: era rivoluzione industriale allo stato puro. Con quel fischio di locomotiva si aprì la modernità, fatta di connessioni, commercio veloce e una nuova idea di spazio. Oggi sembra scontato, ma allora fu uno choc: il tempo della carrozza era finito.

1998: nasce Google, il motore che riscrive il sapere
Settantatré anni dopo, un altro 27 settembre segna la rottura col passato. Larry Page e Sergey Brin fondano Google. Un motore di ricerca che diventa in pochi anni il cuore pulsante di Internet. “Don’t be evil”, recitava il primo slogan. Un’utopia che il colosso ha spesso tradito, tra scandali sulla privacy e accuse di monopolio. Eppure resta il portale d’ingresso per miliardi di utenti. La domanda è se sia ancora solo un motore, o già un’istituzione globale che detta le regole del sapere.
I compleanni di oggi: Avril e Gwyneth
Il 27 settembre è anche il giorno di Avril Lavigne (1984), la “punk princess” che nei primi Duemila ha dato voce a una generazione ribelle. Con la sua chitarra e il suo “Complicated” ha imposto uno stile inconfondibile, tra skate, eyeliner e ritornelli urlati.
Compie gli anni anche Gwyneth Paltrow (1972), attrice premio Oscar e imprenditrice di lifestyle con Goop. Icona raffinata per alcuni, regina delle provocazioni “wellness” per altri.
Degas, il poeta della danza
Nel 1917 moriva Edgar Degas, il pittore delle ballerine. Parigino inquieto, capace di fermare sulla tela il movimento e la grazia. Non solo impressionista, ma innovatore solitario, spesso in rotta con i colleghi. La sua arte resta oggi sinonimo di eleganza e disciplina, lontana anni luce dal caos digitale che governa il presente.






