Roma, 26 novembre 2025 – Il 26 novembre è una data sospesa tra spiritualità, storia politica e rivoluzioni tecnologiche. Da un frate che trasformò la devozione popolare a un aereo che sembrava arrivato dal futuro, passando per pagine controverse del Novecento italiano, questa giornata raccoglie storie lontane tra loro ma collegate da un tratto comune: il cambiamento, improvviso o lento, che modella la memoria collettiva.
San Leonardo e la parola che si fa strada
La figura di San Leonardo di Porto Maurizio appare ancora oggi sorprendentemente moderna. Non era un teologo da biblioteca: era un predicatore di piazza, un religioso che viaggiava da una città all’altra per parlare a un pubblico spesso semplice, fatto di contadini, mercanti, famiglie.
La sua intuizione più potente fu la Via Crucis popolare. Non un rito per pochi, ma un percorso aperto in cui ognuno poteva riconoscersi. «Riusciva a farsi ascoltare perché parlava come la gente, non sopra la gente», spiega un frate che lo ricorda durante l’omelia mattutina a Roma. Il tratto che emerge è quello di un uomo che trasformò un gesto liturgico in esperienza comunitaria.
1922: la marcia su Roma e l’ombra lunga del fascismo
Il 26 novembre 1922 segnò la fine formale della marcia fascista su Roma. Non fu una conclusione rumorosa: fu una chiusura burocratica, con la normalizzazione forzata della presenza fascista nelle istituzioni. Ma fu il preludio a ciò che sarebbe arrivato pochi mesi dopo: la conquista del governo e l’avvio della dittatura.
Gli storici ricordano quel passaggio come il momento in cui una mobilitazione nata come dimostrazione di forza divenne strumento di potere. «È il giorno in cui l’emergenza diventa sistema», sintetizza una ricercatrice dell’Università di Torino. Una frase che descrive bene la continuità tra piazza e governo, tra organizzazione paramilitare e controllo dello Stato.

2003: l’ultimo volo del Concorde e la fine di un’era supersonica
Il Concorde, simbolo tecnologico del secondo Novecento, compì il suo ultimo volo il 26 novembre 2003. Un aereo che attraversava l’Atlantico in tre ore e mezza, diventato icona di modernità, lusso, ambizione. Eppure, nel suo epilogo, mostrò la fragilità dei progetti visionari: costi altissimi, sicurezza messa in discussione, consumi fuori scala.
Le immagini di quel volo finale, tra applausi e nostalgie, raccontano un’idea precisa del futuro che non si è realizzata. «Il Concorde era la promessa di un mondo veloce, ma non era un mondo per tutti», ha commentato tempo fa una storica dell’aviazione. Con la sua uscita di scena, si chiudeva anche l’idea di un trasporto supersonico accessibile.
I compleanni di oggi: Tina Turner e Rita Ora
Il 26 novembre è il giorno di Tina Turner, nata nel 1939. Una voce magnetica, un’energia quasi inesauribile, una carriera che ha attraversato generi, continenti e generazioni. La sua storia personale – segnata da resilienza, cadute e rinascite – continua a essere raccontata come esempio di forza.
Compie gli anni anche Rita Ora, nata nel 1990. Artista contemporanea, icona pop che unisce musica, moda, televisione e social media. La sua presenza nel panorama attuale è la prova di quanto la definizione di “cantante” sia oggi un ruolo espanso, multiforme.






