Il 24 ottobre è una di quelle giornate che raccontano la doppia faccia della storia: la caduta e la rinascita. È il giorno del grande crollo economico del 1929, ma anche quello della nascita dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. Dalla disperazione di milioni di persone al sogno di un mondo nuovo. Un giorno che insegna come ogni fine porti con sé un inizio.
Sant’Antonio Maria Claret, il missionario che sfidò il potere
Il santo del giorno è Sant’Antonio Maria Claret, vescovo spagnolo, missionario instancabile e fondatore dei Clarettiani. Nato in Catalogna nel 1807, predicò in tutta la Spagna e a Cuba, dove fu nominato arcivescovo di Santiago. Le sue parole erano scomode: parlava di giustizia sociale, di carità attiva, di conversione autentica.
Non era un religioso da salotti, ma un uomo d’azione. Difese i poveri, riformò il clero, lottò contro la corruzione. Non a caso, fu più volte minacciato e persino ferito in un attentato. Morì in esilio, ma la sua eredità sopravvisse. Oggi il suo ordine è presente in decine di Paesi, segno di una fede che non teme l’urto del potere.

1929: il giorno in cui Wall Street crollò
È il 24 ottobre 1929 quando l’economia mondiale si ferma di colpo. A New York, la Borsa sprofonda nel caos. È il “giovedì nero”: milioni di azioni vengono vendute in preda al panico, i telefoni squillano senza sosta, i broker urlano nel nulla.
In poche ore, svaniscono fortune, certezze, intere carriere. Le immagini degli uomini in giacca e cravatta che si accalcano a Wall Street diventano l’icona di un’epoca. Da lì parte la Grande Depressione, la crisi economica più devastante del Novecento: disoccupazione, povertà, suicidi, fabbriche chiuse.
Eppure, da quel crollo nasceranno anche le basi del mondo moderno. Le riforme del New Deal americano, l’idea di uno Stato che non osserva soltanto, ma interviene per proteggere. La lezione è chiara: il mercato non è infallibile, e l’economia senza regole è una bomba a orologeria.
1945: l’ONU e la speranza dopo la guerra
Sedici anni dopo, sempre il 24 ottobre, la storia scrive la sua risposta alla distruzione. A San Francisco nasce ufficialmente l’Organizzazione delle Nazioni Unite. Dopo due guerre mondiali, l’umanità prova a darsi un sistema di pace.
Cinquantuno Paesi firmano la Carta delle Nazioni Unite, impegnandosi a “preservare le generazioni future dal flagello della guerra”. Non fu un miracolo, ma un passo. Da allora, l’ONU è diventata il teatro delle grandi crisi del mondo: successi e fallimenti, compromessi e speranze.
Ogni anno, in questo giorno, si celebra il “United Nations Day”. Un modo per ricordare che la pace non è mai scontata, ma va costruita giorno per giorno, negoziato dopo negoziato.
I nati oggi: tra cinema e musica globale
Il 24 ottobre è anche un giorno di arte e spettacolo. Kevin Kline, classe 1947, è uno degli attori più eleganti e versatili del cinema americano: da Un pesce di nome Wanda a Sophie’s Choice, ha saputo unire ironia e intensità come pochi.
E poi Drake, nato nel 1986, rapper e produttore canadese, oggi una delle figure più influenti della musica mondiale. Dalle hit in cima alle classifiche al suo stile ibrido tra pop e hip-hop, è diventato il simbolo di una generazione che comunica attraverso le emozioni.
Il senso del 24 ottobre
Dal fallimento alla rinascita, il 24 ottobre ci ricorda che ogni crisi — spirituale, economica o politica — può essere un punto di partenza. La caduta non è mai l’ultima parola, se si ha la forza di rialzarsi.






