Il 23 ottobre è una data che mette insieme mondi lontani ma uniti dalla stessa energia: quella di chi osa cambiare il corso delle cose. Dai campi di battaglia del Quattrocento alle trincee del deserto africano, fino ai circuiti digitali di un piccolo lettore musicale che avrebbe rivoluzionato tutto.
San Giovanni da Capestrano, il frate che divenne condottiero
Il santo del giorno è San Giovanni da Capestrano, francescano e predicatore instancabile. Nato nel 1386 in Abruzzo, divenne una delle figure più singolari del suo tempo: uomo di pace chiamato a guidare la guerra.
Nel 1456, durante l’assedio di Belgrado, fu lui — con la croce alzata in mano — a guidare i cristiani contro l’esercito ottomano. Non come generale, ma come simbolo. Con le sue parole infiammò il popolo e contribuì alla vittoria che fermò l’avanzata turca in Europa.
San Giovanni da Capestrano è ricordato per la sua forza spirituale e il suo coraggio civile. Un predicatore che non si nascose dietro la fede, ma la portò in prima linea. Una figura che ricorda quanto la convinzione possa diventare arma, e la parola, scudo.

1942: El Alamein, la battaglia che cambiò la guerra
Saltiamo al 23 ottobre 1942. Nelle sabbie del deserto egiziano inizia la battaglia di El Alamein, uno degli scontri decisivi della Seconda guerra mondiale. Da una parte le forze dell’Asse, guidate dal generale tedesco Erwin Rommel, la “Volpe del deserto”. Dall’altra l’esercito britannico del generale Bernard Montgomery.
Per dodici giorni si combatte senza tregua. Alla fine, la vittoria degli Alleati segna la svolta della guerra nel Nord Africa. Churchill lo dirà con la sua ironia tagliente: “Non è la fine, non è nemmeno l’inizio della fine. Ma è forse la fine dell’inizio.”
El Alamein non fu solo una battaglia militare, ma anche simbolica. Dimostrò che l’Asse poteva essere fermato, che la fiducia poteva tornare. Da lì cominciò la lunga marcia verso la liberazione d’Europa.
2001: Apple e l’iPod, la musica che cambia volto
Il 23 ottobre 2001, a Cupertino, Steve Jobs sale sul palco e presenta un piccolo oggetto bianco con una rotellina: l’iPod. “Mille canzoni in tasca”, dice. Nessuno ancora sa che quelle parole stanno aprendo una nuova era.
Con l’iPod, Apple non lancia solo un prodotto, ma un modo nuovo di vivere la musica. L’ascolto diventa personale, portatile, digitale. Addio ai CD, alle cassette, ai limiti fisici: nasce il concetto di playlist, e con lui la cultura della musica “on demand”.
Da quell’intuizione nasceranno iTunes, gli smartphone, e l’intero ecosistema digitale che oggi domina le nostre vite. Un’onda lunga partita da un semplice click.
Nati oggi: la parodia e il sorriso
Il 23 ottobre è anche un giorno di compleanni singolari. Weird Al Yankovic, nato nel 1959, è l’irriverente genio della parodia musicale americana: ha preso in giro tutti, dai Queen a Michael Jackson, trasformando il sarcasmo in arte.
Accanto a lui, Ryan Reynolds, classe 1976, attore canadese amato per il suo humour tagliente e la capacità di passare con disinvoltura dal cinecomic Deadpool alla commedia romantica. Due icone della risata intelligente, capaci di sdrammatizzare il mondo senza banalizzarlo.
Il senso del 23 ottobre
Dalla fede di Capestrano alle trincee di El Alamein, fino alle note digitali dell’iPod, il 23 ottobre ricorda una lezione eterna: i veri cambiamenti nascono da chi non ha paura di rischiare. Sulla croce, sul campo o con un’idea.






