Roma, 18 novembre 2025 – Ogni giornata porta con sé un filo, spesso tenue, che collega epoche lontane e storie che sembrano non toccarsi. Oggi quel filo attraversa secoli e continenti. Parte da Roma, dalle sue basiliche che da secoli custodiscono memorie e riti, e arriva fino agli Stati Uniti degli anni Settanta, dove un’intera comunità si consumò in un epilogo tragico. Nel mezzo, c’è anche un piccolo topo animato che ha cambiato l’immaginario di generazioni. Una di quelle giornate in cui passato e presente trovano un incastro quasi naturale.
Il significato della dedicazione delle grandi basiliche
La festa della Dedicazione delle Basiliche dei Santi Pietro e Paolo non è solo una ricorrenza liturgica. È una fotografia della città eterna e di ciò che rappresenta. Due luoghi che, ancora oggi, attirano pellegrini, studiosi e turisti da ogni parte del mondo. Edifici che hanno resistito a secoli di trasformazioni, diventando simboli politici, culturali e religiosi.
Le celebrazioni di questa mattina hanno riportato al centro la dimensione comunitaria della fede: messe affollate, gruppi di giovani arrivati da fuori regione, famiglie che hanno scelto proprio questo giorno per un momento di raccoglimento. «Sono spazi che parlano da soli», racconta un pellegrino lombardo. «Entrarci mette ordine anche quando fuori tutto sembra complicato». Una frase semplice, quasi sussurrata, ma che restituisce il senso della ricorrenza.

Quando Topolino diventò storia
Il 18 novembre del 1928 è un’altra data che, in forma diversa, ha segnato un’epoca. La prima proiezione di Steamboat Willie a New York non fu solo un debutto cinematografico: fu l’inizio del personaggio che avrebbe rivoluzionato l’animazione. Topolino nasce così, inseguendo un ritmo nuovo, sonoro, che all’epoca poteva sembrare un gioco, e che invece ha contribuito a cambiare l’idea stessa di intrattenimento.
Oggi, quasi un secolo dopo, il suo esordio continua a essere citato come una svolta creativa. Un bambino con le orecchie da topo in una sala cinematografica non fa notizia, ma quella prima risata del 1928 ha fatto scuola.
Jonestown, la tragedia che sconvolse il mondo
La giornata porta però anche memorie pesanti. Nel 1978 la tragedia di Jonestown scosse gli Stati Uniti e il mondo intero. Più di 900 persone persero la vita in un suicidio–omicidio di massa guidato dal reverendo Jim Jones. Una storia che ancora oggi è studiata da sociologi, psicologi e storici per capire cosa accade quando il carisma diventa dominio, e la paura prende il posto della ragione.
La vicenda resta una ferita aperta. Le nuove generazioni la conoscono soprattutto attraverso documentari e podcast, ma il lascito di Jonestown continua a interrogare: fino a dove può spingersi la manipolazione? E come si riconoscono i segnali prima che sia troppo tardi?
I volti noti che compiono gli anni
Il 18 novembre è anche il compleanno di Owen Wilson, volto iconico della commedia americana. Una filmografia costruita con ruoli leggeri e altri più complessi, con quel tono disincantato che lo accompagna da decenni. Festeggia oggi anche Kim Wilde, simbolo della musica pop degli anni Ottanta, voce che ha attraversato epoche e revival senza perdere identità.






