Il consumo consapevole sta ridefinendo il rapporto degli italiani con l’alcol, trasformando profondamente il mercato della birra e della mixology. Il trend no-alcol non è più una nicchia, ma una scelta culturale che unisce benessere, socialità e responsabilità. A confermarlo sono i numeri: l’89% degli italiani dichiara comportamenti responsabili prima di guidare o lavorare, mentre le birre analcoliche registrano una crescita record del +79% dal 2019 a oggi. Un cambiamento che sarà al centro dell’11ª edizione di Beer&Food Attraction, in programma alla Fiera di Rimini dal 15 al 17 febbraio 2026, punto di riferimento europeo per la beverage e bar industry.

Il boom delle birre analcoliche in Italia
Negli ultimi anni il mercato delle birre analcoliche in Italia ha vissuto una vera e propria accelerazione. Secondo i dati CREST di Circana, dal periodo pre-Covid a oggi gli atti di acquisto sono passati da 28 a 49 milioni, segnando un incremento del +79%, con un ulteriore +18% solo nell’ultimo anno. Numeri che raccontano un mutamento strutturale delle abitudini di consumo, spinto dalla crescente attenzione alla salute e alla sicurezza.
Le birre no-alcol si inseriscono perfettamente in uno stile di vita più equilibrato: il 65% degli italiani evita di bere prima di guidare o lavorare, mentre il 52% presta particolare attenzione alla lucidità mentale. Un orientamento che trova grande riscontro tra i più giovani: il 25% della Gen Z sceglie sempre birre analcoliche, mentre il 53% le valuta in base all’occasione. Il risultato è un’offerta sempre più ampia e qualitativa, capace di soddisfare palati esigenti senza rinunciare al gusto.
Consumo responsabile e cultura brassicola
Il successo del trend no-alcol non avviene a discapito della cultura birraria tradizionale, che continua a mostrare segnali di vitalità. Dal 2019 gli acquisti di birra artigianale sono cresciuti del 15%, passando da 159 a 183 milioni di atti di acquisto. Secondo Assobirra, il settore brassicolo in Italia vale complessivamente 10,2 miliardi di euro e rappresenta un pilastro della cultura alimentare nazionale.
Unionbirrai evidenzia inoltre il rafforzamento del ruolo delle birre artigianali stagionali, in particolare quelle natalizie, sempre più scelte come alternativa gourmet al vino durante pranzi e cene delle feste. La coesistenza tra birre tradizionali, craft e analcoliche dimostra come il consumo responsabile non significhi rinuncia, ma evoluzione dell’offerta e maggiore consapevolezza nelle scelte.
Beer&Food Attraction 2026 e il futuro no-alcol
Tutti questi trend convergeranno a Beer&Food Attraction 2026, organizzato da Italian Exhibition Group, che si conferma hub europeo per l’intera filiera beverage. L’evento ospiterà oltre 600 espositori e più di 1.200 marchi, con la più ampia esposizione di birre in Italia e oltre 100 microbirrifici presenti. Grande attenzione sarà dedicata alle birre low e no alcol, anche grazie al premio Birra dell’Anno, che introdurrà per la prima volta una categoria specifica.
Tra le novità più rilevanti spicca Mixology Attraction, il format dedicato alla miscelazione, cresciuto del 120% rispetto a due anni fa e con un +30% di espositori sull’ultima edizione. Bartender, brand internazionali e professionisti del settore si confronteranno su linguaggi e tendenze contemporanee, affiancati dalla Italian Craft Beer Conference e dagli approfondimenti della Beer&Tech Arena. In contemporanea si svolgeranno anche BBTech Expo e l’International Horeca Meeting, rafforzando il ruolo della manifestazione come osservatorio privilegiato sui consumi del futuro, sempre più orientati al no-alcol e alla responsabilità.






