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Banksy, il nuovo murales davanti al tribunale di Londra coperto dopo poche ore: ecco il messaggio nascosto

by Administrator
9 Settembre 2025
murale di Banksy

Il murale di Banksy a Londra / alanews

Lunedì mattina i passanti di Londra hanno trovato una nuova, potente opera di Banksy sul muro esterno della Royal Courts of Justice, sede simbolica del sistema giudiziario britannico. L’artista ha raffigurato un giudice in parrucca e toga che brandisce un martello mentre colpisce un manifestante steso a terra con un cartello insanguinato.

Il murale, realizzato in bianco e nero con tocchi di vernice rossa a goccia per simulare il sangue, è stato confermato dallo stesso Banksy su Instagram con il titolo secco: “Royal Courts of Justice. London”.

La reazione delle autorità è stata immediata: grandi teli neri, barriere metalliche e sorveglianza 24 ore su 24 hanno nascosto l’opera nel giro di poche ore. La Metropolitan Police ha aperto un’indagine per “danni criminali”, mentre un portavoce di HM Courts and Tribunals ha ribadito che l’edificio è classificato come storico e va preservato nella sua integrità architettonica.

Il legame con Palestine Action

Il tempismo non è casuale. Pochi giorni prima, la capitale era stata scossa da una serie di arresti di massa: 890 manifestanti fermati sabato per aver espresso sostegno a Palestine Action, organizzazione appena messa al bando dal governo britannico come gruppo terroristico.

  • 857 attivisti sono stati incriminati ai sensi della Sezione 13 del Terrorism Act per aver mostrato cartelli con la frase “Mi oppongo al genocidio, sostengo Palestine Action”.

  • Palestine Action era stata vietata il 5 luglio 2025, dopo un’irruzione alla base militare RAF Brize Norton, che aveva causato danni stimati in 7 milioni di sterline a velivoli militari.

Il murale di Banksy viene letto da molti come un commento diretto: il giudice che reprime il manifestante rappresenterebbe la durezza del sistema legale contro il dissenso politico e sociale.

Le reazioni

Il collettivo Defend Our Juries, che aveva organizzato la protesta del weekend, ha definito l’opera una “potente rappresentazione della brutalità scatenata da Yvette Cooper (Ministro dell’Interno) contro i manifestanti”.

L’esperto d’arte Jasper Tordoff di MyArtBroker ha sottolineato che Banksy ha trasformato “un simbolo di autorità storica in una piattaforma di dibattito, usando l’edificio stesso come parte integrante del messaggio”.

Molti attivisti hanno condiviso immagini del murale prima che fosse coperto, commentando che “quando la legge cerca di soffocare il dissenso, non fa che amplificarlo”.

Banksy e la politica: una lunga tradizione

Non è la prima volta che Banksy sceglie luoghi e momenti chiave per lanciare messaggi politici:

  • Nel 2019 realizzò un murale contro la Brexit a Dover.

  • Nel 2020 omaggiò i medici durante la pandemia con Game Changer.

  • Nel 2023 a Kyiv, durante la guerra in Ucraina, portò messaggi contro la violenza bellica.

  • Nell’estate 2024 aveva colorato Londra con una serie a tema animale, ma il nuovo lavoro segna il ritorno a un tono esplicitamente politico.

Il murale di Londra si inserisce quindi nella tradizione dell’artista di usare la street art come mezzo per sfidare le politiche governative e accendere il dibattito sulle libertà civili.

L’opera coperta ma non dimenticata

Nonostante sia stata oscurata in poche ore, l’opera è già virale online. Migliaia di persone hanno condiviso le immagini su social network, trasformando la censura stessa in parte integrante del messaggio di Banksy: l’arte che denuncia il potere viene subito repressa, ma la sua eco diventa più forte.

La domanda ora è se il murale verrà restaurato e reso visibile, o se resterà nascosto come tante altre opere dell’artista. Quel che è certo è che Banksy, ancora una volta, ha colpito al cuore il dibattito pubblico, mettendo sotto i riflettori il rapporto tra giustizia, politica e libertà di espressione.

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