Non è solo questione di DNA: alcuni volti del cinema italiano sembrano tornati dal passato. Tra sguardi identici, espressioni che non invecchiano e una carriera scritta nel sangue, ecco i figli delle star che sembrano… la loro copia vivente.
C’è un momento preciso in cui lo spettatore si blocca. Magari sta guardando una serie, un film o anche solo una foto su una rivista. E qualcosa non torna. Quegli occhi… quel modo di muovere le mani… quella voce che sembra già sentita. E infatti lo è.
Succede ogni volta che ci troviamo davanti a figli di grandi attori che non solo hanno ereditato il mestiere dei genitori, ma anche ogni singolo tratto del volto, come se il tempo non fosse mai passato.
In certi casi la somiglianza è così forte che sembra quasi uno scherzo: una fotocopia biologica, un effetto speciale della genetica.
Ecco una selezione dei più sorprendenti: figli di attori italiani che sembrano davvero due gocce d’acqua con chi li ha messi al mondo.
Pietro Castellitto e Sergio Castellitto
Perché sembrano identici: occhi profondi, profilo marcato, la stessa intensità nel recitare.
Carriera: Pietro ha diretto I predatori, ha recitato in La profezia dell’armadillo e Enea, e si è affermato come regista e interprete di spessore.
Curiosità: lo chiamano spesso “la versione giovane di Sergio”. Quando parla, quando cammina, quando entra in scena, sembra di rivedere il padre ai tempi de La bellezza del somaro.

Michelangelo Placido e Michele Placido
Perché sembrano identici: stessi zigomi forti, stessa voce scura, espressione intensa.
Carriera: ha recitato in Suburra – La serie e Romanzo criminale.
Curiosità: le sue apparizioni evocano inevitabilmente il Michele Placido degli anni ’80, icona di un cinema duro e profondo. Anche fuori dal set, il confronto è immediato.

Cristel Carrisi e Romina Power
Perché sembrano identiche: lineamenti armoniosi, occhi chiari e dolci, un’eleganza naturale.
Carriera: cantante, conduttrice, presenza fissa in tv.
Curiosità: in molti scatti sembra la Romina Power dei tempi d’oro, quella delle copertine insieme ad Al Bano. Anche nei gesti più semplici, Cristel rievoca la madre con disarmante naturalezza.

Alessandro Gassmann e Vittorio Gassman
Perché sembrano identici: statura, portamento scenico, voce autorevole.
Carriera: attore di cinema e tv, protagonista in I bastardi di Pizzofalcone, Il silenzio grande, Caos calmo e molti altri.
Curiosità: sebbene abbia uno stile recitativo più sobrio e contemporaneo, Alessandro è spesso paragonato al padre Vittorio per la sua “presenza scenica intramontabile”. Anche nei silenzi, ricorda il gigante del teatro e del cinema.

Asia Argento e Dario Argento
Perché la somiglianza col padre è forte: tratti affilati, sguardo penetrante, aura inquieta.
Carriera: attrice e regista, ha lavorato in film come La sindrome di Stendhal, Scarlet Diva, XXX.
Curiosità: ha recitato in molte pellicole dirette dal padre, diventando il volto stesso del cinema horror italiano degli anni 2000. Il legame visivo e artistico è profondo e riconoscibile.

Violante Placido e Michele Placido
Perché somigliano: occhi chiari, intensità malinconica, portamento elegante.
Carriera: attrice e cantante, ha recitato in Ti amo in tutte le lingue del mondo, The American, Bar Giuseppe e in numerose fiction.
Curiosità: ha saputo crearsi una carriera personale, ma è impossibile non notare quanto porti addosso i tratti – fisici e recitativi – del padre Michele. Una somiglianza visiva che sfiora l’emozione.

Il fascino di riconoscersi in un volto
Quando guardiamo queste nuove generazioni, non vediamo solo il futuro del cinema, ma anche la memoria viva di quello che è stato.
Una faccia familiare che ritorna, un talento che si rinnova, due gocce d’acqua che viaggiano a distanza di decenni, eppure appaiono insieme, con la stessa luce.
Il cinema italiano, in fondo, è anche questo: storie che si tramandano… faccia a faccia.






