Roma, 10 ottobre 2025 – Nel corso di un messaggio diffuso sul suo canale Telegram, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato un appello urgente rivolto agli Stati Uniti, all’Europa e al G7, chiedendo azioni decise e concrete per contrastare gli attacchi russi che colpiscono principalmente le infrastrutture energetiche civili del Paese in vista della stagione fredda.
Attacchi russi e richiesta di sostegno internazionale
Zelensky ha denunciato che la Russia ha intensificato i bombardamenti, lanciando nella notte oltre 450 droni e 30 missili su vari obiettivi in Ucraina, causando più di 20 feriti e la tragica morte di un bambino a Zaporizhzhia. “Le infrastrutture energetiche civili sono il principale obiettivo degli attacchi russi prima della stagione del riscaldamento”, ha sottolineato, evidenziando come queste azioni rappresentino una forma di terrorismo contro la popolazione civile.
Il presidente ucraino ha rivolto un appello al G20 e a tutti coloro che si dichiarano fautori della pace, ma che finora hanno evitato di mettere in campo misure efficaci. “Non servono parole vuote, ma azioni decisive – ha aggiunto – nell’attuazione di forniture di difesa aerea e sanzioni”. Zelensky ha inoltre richiamato l’attenzione sulla necessità di bloccare la fornitura di componenti tecnologici all’industria militare russa, ricordando che molti missili e droni impiegati contengono parti provenienti da paesi occidentali e non solo.
Il presidente Voldymyr Zelensky ha sottolineato che ci sono interruzioni di corrente nelle regioni di Donetsk, Chernihiv, Cherkasy, Kharkiv, Sumy, Poltava, Odessa e Dnipro. “Anche le regioni di Zaporizhia, e Kherson si stanno riprendendo dopo l’attacco“, ha aggiunto Zelensky
La posizione critica e le sfide occidentali
Sul fronte occidentale emergono segnali di tensione riguardo al sostegno militare all’Ucraina. Pete Hegseth, capo del Pentagono, questo giugno ha dichiarato in audizione alla Camera che i finanziamenti per l’assistenza militare saranno ridotti nel prossimo bilancio della Difesa, motivando la scelta con la ricerca di una soluzione pacifica negoziata. Questa decisione potrebbe tradursi in una diminuzione degli aiuti armati a Kiev proprio nel momento in cui Zelensky chiede un rafforzamento delle forniture di sistemi di difesa aerea.
Parallelamente, il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha condannato gli attacchi russi come “atti di terrorismo” e ha sottolineato che la capacità di Mosca di sostenere la guerra dipende anche dalla severità delle sanzioni imposte dall’Occidente. La Commissione europea, guidata da Ursula von der Leyen, ha annunciato nuove proposte per un pacchetto sanzionatorio che includono anche l’abbassamento del tetto massimo sul prezzo del petrolio russo, da 60 a 45 dollari al barile, con l’obiettivo di colpire le entrate energetiche di Mosca.
In questo scenario complesso, Zelensky ribadisce con fermezza la necessità di una reazione più incisiva da parte dei partner occidentali, affinché l’Ucraina possa proteggere la propria popolazione e contribuire alla sicurezza globale.






