Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha risposto con fermezza alle recenti dichiarazioni di Donald Trump, che lo accusava di utilizzare il conflitto in corso come pretesto per mantenere il potere. In un contesto di guerra che ormai si protrae da quasi quattro anni, Zelensky ha sottolineato che la questione delle elezioni è esclusivamente interna e spetta al popolo ucraino decidere, ribadendo il rispetto per i partner internazionali ma affermando con chiarezza la sovranità nazionale.
Elezioni e Costituzione: le parole di Zelensky
Zelensky ha ricordato che la costituzione ucraina vieta lo svolgimento di elezioni durante lo stato di guerra, un elemento che limita fortemente ogni possibile calendario elettorale. Tuttavia, ha aggiunto che l’intenzione di esplorare modalità per indire un voto nei prossimi mesi rimane ferma, rispondendo direttamente alla domanda sollevata dal presidente degli Stati Uniti e da altri partner occidentali. “Sono pronto per le elezioni”, ha dichiarato senza esitazioni, confermando la volontà di mantenere un dialogo aperto sul tema, pur nella complessità del momento.
Il contesto internazionale e il conflitto in Ucraina
Il conflitto ucraino, iniziato nel 2014 con la guerra del Donbass e ulteriormente aggravato dall’invasione russa del 2022, resta il fulcro delle tensioni geopolitiche attuali. Zelensky, nel corso delle ultime settimane, ha intensificato i contatti con gli alleati occidentali, in particolare con gli Stati Uniti e i membri della coalizione dei Volenterosi, per garantire sostegno militare e diplomatica. Nel frattempo, le trattative per un piano di pace continuano a rappresentare un terreno complesso, con iniziative recenti che coinvolgono anche l’ex presidente Trump, la cui proposta di pace in 28 punti è oggetto di discussione e revisione.
Nonostante la pressione internazionale, Zelensky ha ribadito che le decisioni sulla democrazia ucraina devono essere prese dal popolo ucraino, senza ingerenze esterne. Le sfide restano molteplici, tra cui il mantenimento della sicurezza nazionale, la gestione della ricostruzione post-bellica e la ricerca di una pace duratura che possa porre fine a oltre mille giorni di guerra.






