Roma, 16 agosto 2025 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato che lunedì prossimo si recherà a Washington per un incontro con il presidente statunitense Donald Trump. L’appuntamento, atteso con grande attenzione, sarà incentrato sulla discussione delle modalità per porre fine al conflitto in Ucraina e alle violenze che ancora insanguinano il Paese. Zelensky ha espresso gratitudine per l’invito e ha ribadito il sostegno alla proposta di un tavolo trilaterale, che coinvolga Ucraina, Stati Uniti e Russia, ritenuto il formato più adatto per affrontare le questioni chiave del conflitto.
La telefonata Zelensky-Trump e coordinamento con i partner europei
Il presidente ucraino ha reso noto che nelle ultime ore ha avuto una “lunga e approfondita conversazione” con Trump, durata oltre un’ora e mezza, che ha incluso un colloquio bilaterale sugli esiti dell’incontro tra il leader americano e il presidente russo Vladimir Putin in Alaska. Durante la telefonata, Zelensky ha sottolineato l’importanza di mantenere coinvolti gli alleati europei in tutte le fasi, per assicurare garanzie di sicurezza solide e affidabili per l’Ucraina, in sinergia con gli Stati Uniti. La premier italiana Giorgia Meloni ha partecipato a una successiva call con Zelensky e i principali leader europei, confermando l’impegno di Roma nel sostenere il percorso verso la pace.
Reazioni e scenario sul terreno
Il vertice tra Trump e Putin di ieri sera ha suscitato reazioni contrastanti. La stampa russa ha parlato di una “chance per la pace” e di potenziali cooperazioni economiche con Washington, mentre il quotidiano ucraino Kyiv Independent ha definito l’incontro “ripugnante e vergognoso”, criticando l’accoglienza regale riservata a Putin a fronte dell’umiliazione subita da Zelensky a Washington nei mesi scorsi. Intanto, il conflitto sul terreno continua: nella notte del vertice Mosca ha lanciato 85 droni e un missile balistico contro diverse regioni ucraine, con la difesa aerea di Kiev che ne ha intercettati 61. L’intensità degli attacchi è stata ridotta rispetto ai picchi delle ultime settimane, ma la guerra non si è fermata.
Zelensky ha ribadito la volontà dell’Ucraina di impegnarsi al massimo per raggiungere una pace vera e duratura, richiedendo inoltre il rafforzamento delle sanzioni contro Mosca. Trump, da parte sua, ha confermato che spetta all’Ucraina e all’Europa “chiudere la questione” e ha evidenziato la necessità di un maggior impegno europeo nel garantire la sicurezza del Paese.






