Roma, 25 settembre 2025 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato in un’intervista rilasciata a The Axios Show di Barak Ravid di non voler guidare il Paese in tempo di pace. Il capo di Stato ha annunciato che, qualora venisse concordato un cessate il fuoco, chiederà al parlamento di indire elezioni e si è detto pronto a dimettersi: «Il mio obiettivo è porre fine alla guerra, non ricandidarmi», ha affermato.
Elezioni possibili durante una tregua
Zelensky ha spiegato di aver discusso con il presidente statunitense Donald Trump la possibilità di sfruttare un eventuale periodo di tregua per indire consultazioni elettorali. Ha riconosciuto che una parte della popolazione potrebbe preferire un leader con un nuovo mandato per affrontare le decisioni necessarie alla pace duratura, sottolineando la delicatezza del passaggio politico in tempo di guerra.
Il monito di Zelensky alla Russia
Nel colloquio con Axios, il presidente ucraino ha lanciato un monito rivolto ai vertici russi: se Mosca non interromperà le ostilità, i funzionari del Cremlino «dovrebbero sapere dov’è il rifugio antiaereo più vicino». Zelensky ha poi rivelato di aver chiesto a Trump un sistema d’arma specifico — il cui nome non ha voluto rendere pubblico — che, a suo avviso, potrebbe spingere Vladimir Putin ad accettare negoziati. Secondo il leader ucraino, durante l’incontro Trump gli avrebbe assicurato supporto nell’ipotesi di colpire infrastrutture energetiche o siti militari russi e avrebbe detto «ci lavoreremo».
Pur dichiarando che Kiev non intende attaccare obiettivi civili — «non siamo terroristi» — Zelensky ha lasciato intendere che centri di potere come il Cremlino rientrano tra i possibili bersagli militari se necessario. Ha ricordato che l’Ucraina dispone già di droni capaci di operare nel profondo del territorio russo, ma ha insistito sulla necessità di ottenere un’arma aggiuntiva che, a suo avviso, accelererebbe la fine del conflitto esercitando pressione su Mosca. Ha precisato tuttavia che il possesso di tale sistema non implica automaticamente il suo impiego: «Se lo avremo, credo che aumenterà la possibilità che Putin accetti di sedersi al tavolo», ha concluso.
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