New York, 20 settembre 2025 – La tensione tra Russia, Ucraina, NATO e Stati Uniti rimane elevata con nuovi sviluppi di rilievo in ambito diplomatico e militare. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che incontrerà Donald Trump la prossima settimana a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, per discutere di garanzie di sicurezza in caso di un accordo di pace con la Russia e delle sanzioni richieste contro Mosca dagli Stati Uniti.
L’incontro Trump-Zelensky: focus su sicurezza e sanzioni
L’atteso incontro tra il presidente ucraino e Donald Trump sarà cruciale per definire le strategie di sicurezza e la pressione economica su Mosca. Zelensky intende discutere le garanzie di sicurezza da offrire all’Ucraina in caso di una soluzione negoziata e puntare sull’inasprimento delle sanzioni economiche, fondamentali per sostenere la resistenza ucraina e isolare ulteriormente la Russia a livello internazionale.
L’attenzione è alta anche per gli sviluppi in sede ONU, dove la questione ucraina rimane centrale nell’agenda mondiale, mentre la situazione militare continua a evolversi con una forte presenza della NATO nelle regioni di confine e un confronto diplomatico serrato con Mosca.
Intensificazione degli attacchi russi e difesa ucraina
Volodymyr Zelensky ha denunciato un massiccio attacco notturno della Russia con 40 missili, sia da crociera sia balistici, e circa 580 droni di varia tipologia. L’Ucraina ha subito almeno tre vittime civili. La difesa aerea ucraina, con il supporto dei piloti di F-16, ha contrastato efficacemente le minacce, come riportato dallo stesso presidente su X. Le città di Pavlohrad, Mykolaiv e Dnipro sono state particolarmente colpite da esplosioni.
Parallelamente, la Polonia ha segnalato la violazione della zona di sicurezza di una piattaforma petrolifera nel Mar Baltico da parte di due caccia russi che hanno effettuato sorvoli a bassa quota, aggravando ulteriormente la situazione di instabilità nell’area.
Intanto, il presidente russo Vladimir Putin sarebbe giunto alla conclusione che l’escalation militare è il modo migliore per costringere l’Ucraina a colloqui alle sue condizioni e che è improbabile che Donald Trump faccia molto per rafforzare le difese di Kiev. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando fonti del Cremlino, sottolineando che l’incontro in Alaska ha convinto Putin che Trump non ha interesse a intervenire nel conflitto.
Violazioni aeree e reazioni internazionali
Negli ultimi giorni si è registrato un nuovo episodio di tensione nel Mar Baltico: tre jet militari russi, identificati come MiG-31, sono stati accusati dall’Estonia di aver violato lo spazio aereo del Paese sopra il Golfo di Finlandia. L’Estonia ha richiesto consultazioni urgenti ai sensi dell’articolo 4 della NATO dopo l’incidente. La risposta dell’Alleanza Atlantica è stata rapida: caccia F-35 italiani sono stati mobilitati per intercettare e scortare fuori i velivoli russi, sottolineando “l’ennesimo comportamento sconsiderato della Russia”.
Il ministero della Difesa russo ha però negato qualsiasi violazione dello spazio aereo estone, affermando che i jet hanno seguito rotte concordate su acque neutrali del Mar Baltico, da Carelia verso Kaliningrad.
Il presidente statunitense Trump ha definito la vicenda “un grosso problema” e ha annunciato che i suoi collaboratori lo informeranno al riguardo. Anche il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha ribadito la fermezza dell’Unione, adottando un nuovo pacchetto di sanzioni, il diciannovesimo, contro Mosca, accompagnato dall’appello a “chiudere i rubinetti del gas dalla Russia”.






