Kiev, 24 dicembre 2025 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto chiarezza sul recente piano di pace proposto dagli Stati Uniti per porre fine al conflitto con la Russia, sottolineando che il documento non impone all’Ucraina alcuna rinuncia formale all’adesione alla Nato. In un incontro con i giornalisti nella capitale ucraina, Zelensky ha spiegato che la decisione di non modificare la Costituzione ucraina per escludere l’adesione all’Alleanza atlantica è stata una scelta interna di Kiev, rifiutando così una precedente bozza americana che lo prevedeva, in linea con le richieste di Mosca.
Zelensky critica l’idea di una gestione congiunta della centrale di Zaporizhzhia
Il presidente Zelensky ha inoltre evidenziato che nell’ultima versione del piano di pace, gli Stati Uniti ipotizzano una gestione congiunta della centrale nucleare di Zaporizhzhia tra Ucraina, Russia e Stati Uniti. Tuttavia, per Kiev questa soluzione appare «molto inappropriata e non del tutto realistica». Non c’è consenso su questo aspetto, così come non è stato raggiunto accordo sulla questione del territorio della regione di Donetsk. Zelensky ha confermato la disponibilità a confrontarsi a livello di leader con Washington per affrontare queste delicate tematiche.
Congelamento del fronte e organizzazione delle elezioni presidenziali
L’ultima bozza del piano americano prevede un congelamento delle linee attuali del fronte, riconoscendo la linea di contatto come stato di fatto al momento dell’accordo. Un gruppo di lavoro sarà istituito per definire il ridispiegamento delle forze armate e le modalità di creazione di eventuali zone demilitarizzate. Inoltre, secondo quanto comunicato da Zelensky, l’Ucraina si impegnerà a tenere le elezioni presidenziali il prima possibile dopo la firma dell’accordo di pace, un punto ribadito nel documento inviato a Mosca.
Il presidente ucraino ha dichiarato di attendere entro la giornata una risposta ufficiale da parte del governo russo alla proposta concordata tra Washington e Kiev, che include 20 punti elaborati durante i colloqui di Miami. La Casa Bianca, da parte sua, ha confermato che il piano è in fase di evoluzione e che verranno stabilite garanzie di sicurezza per l’Ucraina, senza però imporre vincoli sulla sua adesione alla Nato.
L’iniziativa prevede anche un patto di non aggressione tra Russia, Ucraina e Europa, l’amnistia per tutte le azioni compiute durante il conflitto, e un programma di ricostruzione dell’Ucraina che coinvolge investimenti congiunti degli Stati Uniti e dell’Unione Europea. Restano però aperte le questioni più controverse, come il controllo della centrale di Zaporizhzhia e il futuro status delle regioni di Donetsk e Luhansk, oggetto di negoziazioni ancora non risolte.






