Roma, 22 dicembre 2025 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato un allarme sul possibile incremento degli attacchi russi durante le festività natalizie. Nel corso di un incontro con i diplomatici ucraini, Zelensky ha sottolineato come la Russia abbia esplicitamente dichiarato che non ci sarà un cessate il fuoco a Natale, suggerendo così un aumento delle operazioni militari.

Allarme di Zelensky: possibili attacchi massicci a Natale
Zelensky ha spiegato che la dichiarazione russa è da considerarsi una forma di intimidazione, che l’Ucraina prende con la massima serietà. Il capo dello Stato ha ordinato di potenziare al massimo le capacità di intelligence per monitorare con precisione le mosse dell’aggressore. In particolare, Kiev sta valutando il rischio di attacchi specifici nei giorni del 23, 24 e 25 dicembre, in linea con le “consuete pratiche” russe di operare durante festività e momenti di vulnerabilità.
La priorità numero uno, ha ribadito Zelensky, è il rafforzamento della difesa aerea, per proteggere città, forze armate e comunità civili. L’invito è rivolto anche ai civili, che devono restare vigili e non ignorare i segnali di allarme, perché – ha ricordato – “il nemico non rispetta nulla, nemmeno le festività”.
Questa preoccupazione giunge in un contesto di intensi attacchi russi in Ucraina. Nelle ultime settimane Mosca ha lanciato raid con decine di missili e centinaia di droni su diverse regioni, colpendo infrastrutture civili e aree residenziali, con un bilancio provvisorio di vittime e feriti. La Polonia ha risposto facendo alzare in volo i propri caccia per garantire la sicurezza del proprio spazio aereo durante i raid russi.
Dialoghi diplomatici e sostegno internazionale
Parallelamente agli sviluppi sul campo, Zelensky ha confermato l’impegno diplomatico con gli Stati Uniti. Il presidente ucraino ha spiegato che in queste ore il team di Kiev sta lavorando con quello americano su documenti relativi alla fine della guerra, alle garanzie di sicurezza e alla ricostruzione del Paese. Si stanno inoltre discutendo tempi e scadenze per decisioni specifiche, con l’obiettivo di definire un percorso di pace.
La settimana passata è stata definita “storica” dal presidente, soprattutto per il risultato diplomatico che ha assicurato all’Ucraina 90 miliardi di euro di aiuti per due anni. Questi fondi, ha precisato Zelensky, saranno rimborsati soltanto con i beni confiscati alla Russia, che dovrà dunque “pagare per la sua guerra”.
In tale quadro, la situazione sul terreno rimane estremamente tesa, con attacchi russi che continuano a colpire obiettivi strategici e civili, mentre la comunità internazionale valuta le prossime mosse diplomatiche e il rafforzamento degli aiuti militari a favore dell’Ucraina.






