Mosca, 8 ottobre 2025 – La centrale nucleare di Zaporizhzhia, situata nel territorio ucraino ma sotto il controllo delle forze russe, è al centro di nuove tensioni e accuse reciproche tra Mosca e Kiev. La situazione all’interno dell’impianto, il più grande d’Europa, resta critica a causa dei ripetuti bombardamenti che mettono a rischio la sicurezza nucleare e il funzionamento regolare della centrale.
Rischio per la sicurezza nucleare a Zaporizhzhia
I responsabili della centrale di Zaporizhzhia hanno denunciato le forze di Kiev di condurre raid mirati a “deteriorare i sistemi di sicurezza” dell’impianto. Secondo la direttrice per la comunicazione, Yevgenia Yashina, l’obiettivo sarebbe impedire il regolare approvvigionamento di elettricità, essenziale per il funzionamento dell’impianto. Da due settimane la centrale è operativa solo grazie ai generatori di emergenza, dopo che un bombardamento del 23 settembre ha danneggiato la linea ad alto voltaggio Ferrosplavnaya-1 da 330 kilowatt. Gli attacchi continuano a ostacolare gli interventi tecnici necessari per ripristinare la linea.
Inoltre, il 16 settembre Kiev avrebbe colpito i depositi di carburante per i generatori di emergenza, mentre due giorni fa è stata bombardata una stazione dei vigili del fuoco a circa un chilometro dalla centrale. Le autorità russe hanno anche segnalato che durante un incendio scoppiato recentemente nell’area industriale dell’impianto è stato trovato un uomo morto in un veicolo, attribuendo la responsabilità all’Ucraina.
La situazione sul campo e le implicazioni geopolitiche
La centrale di Zaporizhzhia, occupata dai russi dal 2022, rappresenta un nodo cruciale non solo per l’Ucraina, ma per la sicurezza nucleare europea. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato Mosca di aver appiccato incendi e di usare la centrale come strumento di ricatto politico, sottolineando che solo il ritorno del controllo ucraino può garantire la sicurezza dell’impianto. Intanto, sul terreno, proseguono gli scontri nella regione, con Kiev che sta intensificando le operazioni militari anche oltre il confine russo, come dimostrato da recenti avanzamenti nella regione di Kursk.
Le tensioni si inseriscono in un contesto più ampio di conflitto militare e diplomatico tra Russia e Ucraina, con frequenti attacchi di droni e bombardamenti su entrambi i fronti, e con il coinvolgimento di attori internazionali che monitorano con preoccupazione lo stato della centrale nucleare più grande d’Europa.






