Roma, 29 agosto 2025 – Proseguono le tensioni diplomatiche tra Ucraina e Russia, con le proposte di pace avanzate dagli Stati Uniti che continuano a scontrarsi con il rifiuto di Mosca. Nel corso di un incontro a New York, Andriy Yermak, capo dell’Ufficio del Presidente ucraino e figura chiave nei negoziati di pace, ha ribadito che tutte le iniziative di tregua promosse dagli Usa sono state bloccate dalla Russia, sottolineando il protrarsi del conflitto e i crimini di guerra commessi dal Cremlino.
Yermak incontra l’inviato Usa Steve Witkoff: “Proposte bloccate da Mosca”
All’incontro, che ha visto la partecipazione anche del primo viceministro degli Affari esteri ucraino, Serhiy Kyslytsya, Yermak ha informato gli Stati Uniti sulle atrocità compiute dalle forze russe contro le città pacifiche ucraine. In particolare, ha citato il massiccio attacco a Kiev che ha causato la morte di 23 persone, tra cui quattro bambini. Il capo dell’ufficio presidenziale ha quindi sottolineato che, nonostante la disponibilità di Kiev a negoziati diretti a livello di leader, Mosca continua a rifiutare qualsiasi soluzione diplomatica che possa porre fine alla guerra.
Yermak ha inoltre evidenziato come l’Ucraina stia coordinando con gli Stati Uniti gli sforzi per attuare gli accordi raggiunti durante il vertice di Washington, ma ha rimarcato la frustrazione per il fatto che ogni proposta americana venga sistematicamente bloccata da Mosca. Il ruolo di Yermak, definito spesso come il «Richelieu ucraino», è centrale nelle trattative: da oltre vent’anni braccio destro di Volodymyr Zelensky, si occupa personalmente di tracciare i limiti e le condizioni per un eventuale accordo di pace.
Contesto internazionale e sviluppi recenti
Parallelamente ai colloqui tra Kiev e Washington, la comunità internazionale si mantiene vigile. La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock ha definito i negoziati un possibile punto di svolta, ma ha chiarito che il passo successivo spetta alla Russia, invitata a porre fine alla guerra di aggressione. Anche il presidente francese Emmanuel Macron ha sottolineato l’importanza di trasformare le proposte in piani concreti per garantire una pace duratura, mentre l’Unione Europea ha espresso la propria disponibilità a sostenere ulteriormente Kiev.
Il contesto resta però complicato da attacchi militari russi, come quello con droni su larga scala che ha recentemente colpito la città di Dnipro, e da tensioni sulla sovranità delle regioni occupate. Gli Stati Uniti, con l’inviato speciale Steve Witkoff continuano a lavorare per sostenere Kiev, pur dovendo fare i conti con le rigidità di Mosca.






