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Home Esteri

Washington revoca le sanzioni a Dodik e ad altri leader serbo-bosniaci della Republika Srpska

Washington annuncia la fine delle restrizioni su Dodik e altri esponenti della Republika Srpska, puntando a ridurre le tensioni in Bosnia-Erzegovina e favorire il dialogo regionale

by Marco Viscomi
29 Ottobre 2025
Milorad Dodik

Milorad Dodik | Instagram @m.dodik - alanews

(Sarajevo, 29 ottobre 2025) – Gli Stati Uniti hanno revocato tutte le sanzioni imposte al leader serbo-bosniaco Milorad Dodik e ad altre 48 persone fisiche e giuridiche legate alla Republika Srpska (RS), l’entità a maggioranza serba della Bosnia-Erzegovina. La decisione è stata comunicata ufficialmente dal Dipartimento del Tesoro americano, segnando un importante cambiamento nella politica degli USA verso la regione balcanica.

Revoca delle sanzioni a Dodik: un cambio di rotta diplomatica

Le sanzioni erano state introdotte durante l’amministrazione del presidente democratico Joe Biden, in risposta alle accuse di corruzione e alle posizioni secessioniste e destabilizzanti assunte da Dodik e dalla leadership serbo-bosniaca. Tuttavia, con l’arrivo alla Casa Bianca del presidente repubblicano Donald Trump, si è aperta una fase di dialogo e distensione, con Dodik che ha manifestato più volte la volontà di ridurre le tensioni e migliorare i rapporti con Washington.

Gli USA, infatti, intendono favorire una “de-escalation in Bosnia-Erzegovina”, che da mesi attraversa una profonda crisi politico-istituzionale dovuta alle crescenti tensioni tra la Republika Srpska e la Federazione croato-musulmana (FBiH). Contestualmente alla revoca delle sanzioni a Dodik, sono stati rimossi dalla lista nera anche altri esponenti chiave della Republika Srpska, tra cui Željka Cvijanovic (membro serbo della presidenza tripartita della Bosnia-Erzegovina), il presidente del parlamento di entità serba Nenad Stevandic, l’ex premier della RS Radovan Višković, i figli di Dodik e aziende a lui collegate, inclusa la televisione Alternativna TV.

La revoca arriva dopo una precedente cancellazione parziale delle sanzioni a metà ottobre, che aveva interessato quattro esponenti vicini a Dodik, accusati di aver promosso la controversa “Giornata della Republika Srpska” (9 gennaio), festività giudicata incostituzionale dalla Corte costituzionale nazionale e simbolo della dichiarazione di secessione della componente serba.

La procura bosniaca richiede l'arresto del controverso leader serbo Dodik
La procura bosniaca richiede l’arresto del controverso leader serbo Dodik

La situazione politica interna e le tensioni internazionali

Nonostante la revoca delle misure restrittive da parte americana, la situazione politica in Bosnia-Erzegovina resta complessa. A seguito della conferma di una condanna a un anno di carcere e sei anni di interdizione dalle cariche politiche per disobbedienza alle delibere dell’Alto Rappresentante internazionale, Dodik è stato rimosso dall’incarico di presidente della Republika Srpska. Le elezioni presidenziali nell’entità serba sono previste per il 23 novembre 2025.

Parallelamente, il leader serbo-bosniaco è stato escluso dall’ingresso in Slovenia, che si è allineata alle restrizioni imposte da Stati Uniti, Regno Unito, Austria e altri paesi. Il governo di Lubiana ha giustificato il divieto per motivi di sicurezza nazionale, accusando Dodik di minacciare l’unità della Bosnia-Erzegovina e di perseguire obiettivi separatisti, nonché di ignorare le decisioni dell’Alto Rappresentante.

La Republika Srpska, che copre circa il 49% del territorio bosniaco e ospita una popolazione di oltre 1,3 milioni, è un attore centrale nelle dinamiche politiche del paese e continua a essere oggetto di tensioni etniche e istituzionali. Dodik, che ha ricoperto più volte la carica di presidente dell’entità e membro della presidenza tripartita della Bosnia-Erzegovina, è considerato una figura chiave del nazionalismo serbo nella regione e ha spesso espresso l’aspirazione alla secessione della Republika Srpska e alla sua unificazione con la Serbia.

Tags: Bosnia ErzegovinaMilorad DodikRepublika SrpskaUSA

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