New York, 15 settembre 2025 – Karen Attiah, editorialista del Washington Post, ha reso noto di essere stata licenziata in seguito a una serie di post pubblicati sui social media dopo l’assassinio dell’attivista di destra Charlie Kirk. I messaggi di Attiah, che denunciavano la violenza legata alle armi da fuoco e denunciavano quelli che definiva “doppi standard morali” dell’America bianca, sono stati giudicati “inaccettabili” dal quotidiano.
Karen Attiah, il post e la reazione del Washington Post
In un intervento pubblicato su Substack, la giornalista Karen Attiah ha espresso la propria avversione per la violenza politica e la frustrazione per la mancanza di un impegno serio nel limitare la diffusione delle armi da fuoco negli USA. La cronista ha sottolineato come, a suo giudizio, la reazione dell’America bianca al dramma della morte di Kirk fosse stata insufficiente e contraddittoria. Tuttavia, secondo quanto riferito, il Washington Post ha ritenuto tali affermazioni incompatibili con la linea editoriale e ha deciso di interrompere il rapporto di lavoro con l’editorialista.
Chi era Charlie Kirk, il leader conservatore ucciso
Charlie Kirk, 31 anni, era una figura di spicco nella politica conservatrice americana e fondatore di Turning Point USA, un’organizzazione nata nel 2012 per promuovere valori conservatori tra studenti universitari e liceali. Attivo anche come conduttore radiofonico e autore di diversi libri, Kirk aveva una forte presenza sui social media con milioni di follower. Lo scorso 10 settembre è stato assassinato con un colpo d’arma da fuoco durante un evento presso l’Università dello Utah a Orem, evento che aveva suscitato grande attenzione e anche preoccupazioni per le minacce ricevute dall’attivista.
La sua morte ha rappresentato un momento di forte impatto nella politica americana, con esponenti di rilievo, tra cui il presidente Donald Trump, che hanno espresso cordoglio e sottolineato il ruolo cruciale di Kirk nel movimento conservatore giovanile. L’indagine sull’omicidio è ancora in corso, con un sospetto arrestato nei giorni successivi al fatto.






