Washington, 8 settembre 2025 – In un momento di crescente tensione geopolitica, il segretario all’energia degli Stati Uniti, Chris Wright, ha lanciato un appello forte e chiaro ai Paesi europei, invitandoli a interrompere gli acquisti di petrolio e gas provenienti dalla Russia. La sua dichiarazione, rilasciata al Financial Times, sottolinea come questo passo sia fondamentale per spingere Washington a inasprire ulteriormente le sanzioni contro Mosca.
La strategia energetica Usa-Ue: stop all’energia russa e aumento delle importazioni americane
Secondo Wright, il blocco degli acquisti di combustibili fossili russi da parte dell’Europa avrebbe una duplice valenza. Da un lato, consentirebbe agli Stati Uniti di adottare misure più severe nei confronti della Russia, dall’altro rappresenterebbe un vantaggio economico per i paesi europei, che potrebbero così affidarsi a fornitori energetici “sicuri” e “alleati”. Nel dettaglio, Wright ha suggerito di incrementare l’acquisto di gas naturale liquefatto (GNL), benzina e altri derivati energetici americani, in linea con l’accordo commerciale Usa-Ue che prevede acquisti per 750 miliardi di dollari entro il 2028.
“Se gli europei tracciassero una linea e dicessero ‘non compreremo più gas russo, non compreremo più petrolio russo’, questo avrebbe un’influenza positiva anche sul fatto che gli Stati Uniti si orientino in modo più aggressivo sulle sanzioni? Assolutamente sì”, ha affermato il segretario.
L’impatto delle importazioni russe sull’Europa e il contesto delle nuove sanzioni
Nonostante una significativa riduzione rispetto al 2022, quando la Russia copriva circa due quinti delle importazioni europee di combustibili fossili, nel 2024 il gas russo rappresentava ancora il 14% del totale degli approvvigionamenti, con un aumento del 18% rispetto al 2023 dovuto principalmente a maggiori forniture di GNL russo, secondo il think tank Ember.






