Bruxelles, 8 agosto 2025 – Oggi è una tappa decisiva per la libertà e l’indipendenza dei media nell’Unione Europea. Entra in vigore la maggior parte delle norme del European Media Freedom Act (EMFA). Questo regolamento europeo, adottato lo scorso anno, rappresenta un passo fondamentale per rafforzare la tutela dei giornalisti, garantire pluralismo e indipendenza editoriale e contrastare le interferenze indebite nello svolgimento del loro lavoro.
Media Freedom Act, un pilastro della democrazia
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha sottolineato su X (ex Twitter) come una stampa libera e indipendente sia un elemento essenziale per la democrazia. Ha definito il Media Freedom Act come uno strumento indispensabile per migliorare la protezione dei giornalisti, consentendo loro di operare in sicurezza, senza timori di intimidazioni o interferenze. Von der Leyen, in carica come presidente della Commissione dal 2019, ha ribadito che l’Unione europea si impegna a mettere in atto tutte le misure necessarie per assicurare il rispetto di questo regolamento, inclusa l’attivazione di procedimenti di infrazione contro gli Stati membri che non si conformano.
Anche la vicepresidente esecutiva con delega alla Sovranità Tecnologica, Henna Virkkunen, ha evidenziato come l’entrata in vigore dell’EMFA rappresenti un passo cruciale per garantire ai fornitori di servizi mediatici maggiore certezza giuridica e una protezione rafforzata. Il regolamento introduce inoltre il Comitato europeo per i servizi mediatici, che avrà un ruolo chiave nel monitoraggio e nell’applicazione delle norme.
Protezione dei giornalisti e controllo sulle piattaforme digitali
Una delle novità più significative dell’European Media Freedom Act riguarda la tutela contro la sorveglianza eccessiva e l’uso di spyware, strumenti che negli ultimi anni hanno rappresentato una minaccia crescente per l’integrità dei giornalisti e delle loro fonti. L’articolo 4 del regolamento vieta agli Stati membri l’uso di tecnologie di sorveglianza invasiva sui giornalisti, salvo casi eccezionali autorizzati da un controllo giudiziario rigoroso. Ciò mira a mettere fine a pratiche che, seppur diffuse in vari Paesi, minano la libertà di stampa e la protezione delle fonti.
Inoltre, l’EMFA stabilisce un trattamento speciale per i contenuti mediatici sulle grandi piattaforme online, imponendo agli operatori digitali l’obbligo di fornire spiegazioni tempestive in caso di sospensione o riduzione della visibilità dei contenuti giornalistici. Questa misura intende contrastare la rimozione ingiustificata di contenuti e garantire che i media, anche quelli più piccoli, possano comunicare direttamente con le piattaforme per tutelare i propri interessi.
Verso un ambiente mediatico più forte e sicuro
La normativa europea si inserisce in un contesto di crescente potere delle piattaforme digitali, che sono diventate intermediari essenziali tra media, pubblico e inserzionisti. L’EMFA riconosce la necessità di un equilibrio tra la lotta contro i rischi sistemici online, come la disinformazione, e il rispetto della libertà di espressione e pluralismo mediatico.
La Commissione europea, insieme alle autorità nazionali designate, avrà il compito di vigilare sull’attuazione del regolamento, garantendo che i media europei possano operare in un ambiente giuridico stabile e protetto. Il rafforzamento della cooperazione tra i regolatori nazionali e i due nuovi organismi europei — il Comitato europeo per i servizi mediatici e il Board europeo per i servizi digitali — sarà cruciale per assicurare un’applicazione coerente e efficace delle norme.
In sintesi, con l’entrata in vigore del Media Freedom Act, l’Unione Europea compie un passo decisivo per difendere la libertà dei media, elemento imprescindibile per il funzionamento democratico e la tutela dei diritti fondamentali di tutti i cittadini europei.




